Nuove nomine SAC, Nico Torrisi riconfermato amministratore delegato. Campo (M5S): “Aeroporti Catania e Comiso terreno di spartizione, non infrastrutture strategiche”

Nuove nomine SAC, Nico Torrisi riconfermato amministratore delegato. Campo (M5S): “Aeroporti Catania e Comiso terreno di spartizione, non infrastrutture strategiche”

CATANIA – “Le nomine SAC inviano un messaggio chiaro alla Sicilia: l’aeroporto di Catania, insieme al marginalizzato scalo di Comiso, viene trattato come un terreno di spartizione e non come un’infrastruttura strategica per l’Isola”.

Lo afferma la deputata M5S all’Ars, Stefania Campo, commentando la nuova governance dell’aeroporto di Fontanarossa decisa oggi dall’assemblea dei soci della SAC.

Torrisi riconfermato amministratore delegato

Nico Torrisi è stato riconfermato amministratore delegato della SAC, la società che gestisce l’aeroporto di Catania “Vincenzo Bellini”. L’assemblea dei soci, svoltasi in mattinata, è stata quella definitiva, dopo mesi di trattative tra tutti i partiti. Torrisi, in quota Forza Italia, negli ultimi anni ha guidato Fontanarossa e ha avviato la privatizzazione dello scalo catanese.

Gli altri nomi nella governance

Gli altri componenti del nuovo CdA sono stati scelti all’unanimità dai soci:

  • Anna Quattrone, commercialista di Catania, indicata dal sindaco Enrico Trantino e sostenuta da Fratelli d’Italia, nel ruolo di presidente del consiglio di amministrazione;

  • Giuseppe Alfano, ex sindaco di Comiso, vicino al capogruppo all’Ars FdI Giorgio Assenza e apprezzato dall’attuale sindaca Maria Rita Schembari;

  • Salvo Panebianco, ex assessore provinciale ed ex vicesindaco di Paternò, oggi imprenditore nel settore delle conserve, per FdI;

  • Francesca Garigliano, avvocata penalista e già presidente dei cda di Asec e Asec Trade (2014-2018), nel posto spettante al Movimento per l’Autonomia.

Poltrone al posto del merito

“Da mesi la SAC è ostaggio delle solite trattative di potere”, denuncia Campo. “Un CdA scaduto, assemblee rinviate, decisioni congelate: non per migliorare gli aeroporti, ma per spartirsi le poltrone. Il ‘rilancio’ tanto sbandierato è solo facciata: l’assetto della società è scritto nelle segreterie dei partiti di centrodestra, secondo un manuale Cencelli aggiornato alle esigenze della coalizione”.

Secondo la deputata, il nuovo schema 3-1-1 prevede tre posti del CdA a Fratelli d’Italia, uno al Movimento per l’Autonomia e la conferma dell’amministratore delegato Nino Torrisi, in quota Forza Italia o forse addirittura in quota Schifani. Anche Totò Cuffaro avrebbe avanzato pretese di partito, poi naufragate per coincidenze giudiziarie.

Comiso resta un aeroporto fantasma

“La conferma di Torrisi non è una scelta tecnica, ma un equilibrio tra correnti politiche”, aggiunge Campo. “Intanto Comiso resta un aeroporto fantasma: pochi voli, nessun piano credibile per attirare vettori o sviluppare il cargo. La propaganda parla di miracoli, la realtà è un territorio che non decolla”.

Richiesta di trasparenza e competenze

Campo sottolinea che le nomine in SAC avrebbero richiesto trasparenza, competenze e selezioni pubbliche. “Invece, il governo Schifani dimostra ancora una volta di usare infrastrutture strategiche come uffici di collocamento politico. Un danno per la Sicilia orientale, le imprese e chi crede nelle istituzioni al servizio dei cittadini”.

Problemi strutturali e carenza di strategie

“Comiso resta sospeso tra dichiarazioni trionfalistiche e scalo limitato a pochi voli al giorno”, continua la deputata. “I voli agevolati sono solo una boccata d’ossigeno emergenziale, non una strategia. Non esiste un sistema di rotte coerente né un piano pluriennale credibile per attrarre vettori solidi. Le nuove tratte sono stagionali, occasionali e poco funzionali al turismo. Sul cargo, il progetto esiste solo sulla carta da oltre dieci anni, rilanciato a ogni conferenza stampa senza risposte concrete: quali operatori saranno coinvolti, quale ruolo avrà l’area industriale iblea, chi beneficerà davvero di questo hub logistico?”.