CATANIA – Nell’Aula Consiliare del Palazzo degli Elefanti, si è conclusa la Settimana dell’Alzheimer 2025 promossa da AIMA Catania OdV in occasione della XXXII Giornata Mondiale dedicata a questa patologia.
Un appuntamento che, dopo giornate intense di incontri scientifici, momenti di sensibilizzazione e screening gratuiti, ha trovato la sua sintesi nell’iniziativa dal titolo “Alzheimer: malattia o longevità patologica?”, patrocinata dal comune di Catania.
Settimana dell’Alzheimer 2025 a Palazzo degli Elefanti
La conferenza finale ha visto la partecipazione di amministratori, professionisti della sanità, rappresentanti del mondo accademico e associativo, cittadini e familiari, a conferma della vocazione inclusiva dell’associazione catanese che da anni lavora per unire ricerca, prevenzione e solidarietà. Il vicepresidente del Consiglio comunale, Salvo Giuffrida, ha ribadito l’importanza di politiche sociali attente ai bisogni delle famiglie colpite, sottolineando come l’impegno istituzionale debba tradursi in azioni concrete.
In rappresentanza del Sindaco, l’Assessore Viviana Lombardo ha ricordato l’opportunità di destinare ad AIMA beni confiscati alla criminalità organizzata per trasformarli in spazi di supporto e accoglienza. Un’idea subito raccolta dal presidente Orazio Lucà, che ha ringraziato l’amministrazione per l’accoglienza e rilanciato l’appello affinché la pubblica amministrazione si faccia carico con maggiore decisione delle difficoltà quotidiane che pesano sulle famiglie.
Ruolo strategico delle farmacie
Il contributo del prof. Giovanni Puglisi, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Catania, ha evidenziato il ruolo strategico delle farmacie come presidi territoriali nella prevenzione e nella diagnosi precoce, in continuità con le giornate di screening organizzate durante la settimana. La dr.ssa Francesca Graziano, neurochirurgo dell’Ospedale Garibaldi, ha offerto un chiarimento clinico importante spiegando come patologie neurologiche dell’anziano, come l’idrocefalo normoteso, possano simulare la demenza ma presentare margini di trattamento e parziale reversibilità. La dr.ssa Carla Arista, neuropsicologa dell’ASP di Catania, ha posto invece l’accento sull’impatto complessivo della malattia, che non investe solo il paziente ma l’intero nucleo familiare, esponendolo a stress e fragilità psicologiche.
A coordinare gli interventi è stato Giuseppe Zappalà, neurologo e responsabile scientifico di AIMA Catania, che ha dato coerenza e profondità al confronto, dialogando anche con il giornalista Sergio Mancinelli, presente in qualità di moderatore esterno capace di stimolare un linguaggio accessibile e vicino ai cittadini.
La chiusura della Settimana ha rappresentato non solo un momento di bilancio, ma anche un punto di ripartenza. AIMA Catania ha confermato la propria missione: diffondere conoscenza attraverso convegni scientifici, favorire la prevenzione con screening gratuiti, offrire sostegno alle famiglie grazie a servizi dedicati come il Centro Diurno Alzheimer e continuare un dialogo serrato con le istituzioni.



