Il paratormone è un’ormone prodotto dalle ghiandole paratiroidi responsabile del controllo del metabolismo del calcio e del fosforo. Questo ormone regola l’assorbimento del calcio a livello intestinale Vitamina D dipendente, regola la sua escrezione renale. È responsabile dell’attivazione della Vitamina D a livello renale, regola il turn-over osseo (equilibrio tra deposizione di tessuto osseo mineralizzato e riassorbimento dello stesso).
L’iperparatiroidismo primitivo asintomatico (IPA) è la forma più frequente di iperparatiroidsmo primitivo, è caratterizzato da un quadro asintomatico o paucisintomatico in cui però il rene e l’osso sono spesso già interessati dall’eccesso di paratormone in circolo. Spesso l’iperparatiroidismo primitivo è dovuto ad un adenoma delle paratiroidi o ad iperplasia delle ghiandole. Può essere isolato o presentarsi in quadri clinici sindromici ad esempio nella MEN 1 (Multiple Endocrine Neoplasia) in cui a seguito del difetto genetico si presentano adenomi ipofisari, adenomi paratiroidei e tumori neuroendocrini pancreatici.
Nella maggior parte dei casi il quadro clinico del IPA è stabile per anni. Circa il 25% dei pazienti presenta invece un peggioramento negli anni dei valori di calcemia, di calciuria e delle complicanze associate. L’asportazione chirurgica della paratiroide iperfunzionante mostra invece un significativo miglioramento della massa ossea a distanza dall’intervento. Le linee guida hanno cercato di stabilire quando nel IPA fosse indicato mandare il paziente all’intervento chirurgico. Le ultime risalgono al 2013 e riconfermano l’orientamento di quelle del 2008 ad eccezione del riconoscimento di una nuova entità ossia l’IPN (iperparatiroidismo primitivo normocalcemico) un quadro in cui il PTH (paratormone) è elevato ed i valori di calcio sono ancora nella norma, dopo aver escluso cause secondarie di iperparatiroidismo (ad esempio l’insufficienza renale cronica o il deficit di Vitamina D).
Le indicazioni per inviare il paziente dal chirurgo sono: – Valori di calcemia superiori al limite alto del range di normalità di 1 mg/dl. – Una densità minerale ossea (misurata alla MOC) in donne in pre o perimenopausa e uomini >50 anni < T -2.5 o ancora nei pazienti 20 ng/ml.
L’introito di calcio sarà come quello di tutti gli altri soggetti in accordo con le linee guida. Per i pazienti che abbiano controindicazioni all’intervento se sussiste osteoporosi è possibile utilizzare i bifosfonati. Anche il Cinacalcet trova indicazione nei pazienti inoperabili con calcemia elevata (>1 mg/dl range normalità) secondo le indicazioni dell’agenzia europea del farmaco, anche se in recenti studi il cinacalcet è stato utilizzato al di fuori delle indicazioni prescritte ad esempio in attesa dell’intervento per il controllo della calcemia.