Sembrerebbe una scena tratta da un film horror e, invece, è quanto successo nel villaggio di Novinka, a 60 miglia da San Pietroburgo, in Russia. Alexander Popovich, 21enne, è stato ritrovato senza vita nella casa dei suoi assassini con la testa dentro il forno.
Il giovane è stato ucciso da un pedofilo, 21enne, e dalla sua “fidanzata” di 12 anni, che hanno successivamente mangiato il suo cervello. Il 21enne ha ammesso di avere una relazione con la ragazzina, ma ha anche asserito che l’idea di uccidere, smembrare e poi cucinare la vittima, sarebbe stata proprio della fidanzatina.
Il corpo privo di vita di Alexander è stato trovato smembrato da un’ascia: le sue carni erano sia nel forno sia in padella. I due assassini si sono giustificati con la polizia dichiarando che non c’era niente da mangiare.
La vittima era un vicino di casa, probabilmente adescato con una scusa nell’appartamento. La 12enne era scomparsa da casa già da 10 giorni e sembra che avesse conosciuto il partner online.
A scoprire il delitto, uno dei fratelli di Alexander che ha subito allertato le autorità. Il 21enne è stato rinchiuso in carcere e rischia fino a 10 anni di reclusione, mentre la 12enne si trova in un centro per criminali minorenni.
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