Prodotti non sicuri pronti ad essere venduti: “smantellati” negozi cinesi nel Siracusano

Prodotti non sicuri pronti ad essere venduti: “smantellati” negozi cinesi nel Siracusano

SIRACUSA – Si è appena conclusa l’attività della Guardia di Finanza di Siracusa finalizzata al contrasto della contraffazione e dell’immissione in consumo di prodotti non sicuri posti in vendita senza essere stati assoggettati alle procedure di certificazione previste dalla vigente normativa: si tratta di 3.249.571 articoli potenzialmente pericolosi per l’eventuale incauto acquirente. 

L’operazione è stata eseguita nella giornata del 9 agosto dai finanzieri dei reparti dislocati del territorio ed ha riguardato esercizi commerciali gestiti da operatori cinesi nella località di Siracusa, Augusta, Avola e Lentini. 

Le fiamme gialle hanno rilevato irregolarità connesse alla detenzione, per la rivendita, di vari prodotti tra i quali cosmetici, giocattoli, abbigliamento, materiale elettrico ed informatico, ferramenta ed utensileria varia, accessori per auto, bigiotteria, privi di marchio di conformità “CE” (spesso dissimulato dal logo “China Export”), nonché prodotti per l’igiene e la cura della persona. 

Ad Augusta e Lentini i sequestri più consistenti; a Noto prevale la vendita di prodotti non sicuri per l’igiene e la cura della persona. Tutti gli articoli, posti sotto sequestro, sono stati rinvenuti esposti sugli scaffali di vendita e, quindi, pronti per essere immessi in consumo. 

Oltre alle merci sottoposte a sequestro è stato individuato un lavoratore in nero e denunciato un soggetto. Sono in corso ulteriori indagini volte all’individuazione dei canali di approvvigionamento della merce illecita rinvenuta per arrivare alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale delle filiere illecite. 

Due i titolari dei negozi ispezionati sono stati segnalati anche alla camera di commercio di Siracusa per le violazioni previste dal decreto legislativo n° 206 del 2005 (codice del consumo) per le quali sono previste sanzioni fino a 25 mila euro, nonché per la successiva confisca e distruzione dei prodotti sequestrati.