Truffa Bonus edilizi a Messina, i NOMI degli arrestati e i DETTAGLI

Truffa Bonus edilizi a Messina, i NOMI degli arrestati e i DETTAGLI

MESSINA – Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Messina ha dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice.

Con questa è stato disposto un provvedimento custodiale in carcere e cinque misure degli arresti domiciliari, nei confronti di sei persone.

Falsi crediti fiscali e società fantasma individuati

Le investigazioni hanno avuto origine da una denuncia presentata alle Fiamme Gialle da un privato cittadino. Quest’ultimo è stato informato da un funzionario dell’Agenzia delle Entrate dell’inserimento, nel proprio cassetto fiscale, di crediti d’imposta per un controvalore di ben 1,3 milioni di euro, riconducibili a lavori di ristrutturazione edilizia, in realtà mai eseguiti.

Sulla base dei primi accertamenti, i Finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Messina hanno accertato che le agevolazioni fiscali segnalate, riconducibili al “SUPERBONUS 110%”, risultavano cedute, tramite la piattaforma denominata “cessione crediti” dell’Agenzia delle Entrate, ad una società. Questa aveva ad oggetto la locazione di beni immobili, poi risultata priva di personale e strutture idonee all’esercizio dell’attività.

Più approfondite investigazioni hanno consentito di ricostruire ulteriori ingenti crediti, inseriti nei sistemi informatici da un unico soggetto e ceduti da soggetti privati, sempre alle medesime società messinesi riconducibili a persone facenti parte di un solo nucleo familiare.

Il medico criminale di Messina

L’attività criminale ruotava intorno a Antonino Barbera. Quest’ultimo, medico di medicina generale di Messina che, sfruttando il rapporto di fiducia che intercorreva con i suoi pazienti, prospettava loro la possibilità di ottenere i contributi statali “Ecobonus” e “Superbonus”, per ristrutturare immobili di loro proprietà.

A tal fine, ha invitato i pazienti a rilasciargli le credenziali “SPID”, così da potere accedere, da remoto, al loro cassetto fiscale, a consegnargli i documenti d’identità, a consentirgli la facoltà di accesso alle caselle di posta elettronica, a conferirgli mandato per la gestione dello smobilizzo dei crediti di imposta conto terzi.

In altri termini, il medico, con l’assistenza di un commercialista, operava da remoto sui dati fiscali dei pazienti per ottenere crediti d’imposta finti. Questi crediti venivano poi ceduti a quattro società, tra cui quelle del medico e dei suoi parenti, per essere monetizzati o utilizzati per compensare debiti fiscali reali.

Il giudice ha disposto il sequestro preventivo di oltre 37 milioni di euro, parte dei quali ancora depositati come crediti sulla piattaforma telematica, corrispondenti ai profitti dell’attività criminosa investigata.

I nomi degli arrestati

In carcere il medico di base Antonino Barbera.

Agli arresti domiciliari, la sorella di Antonino Barbera, Domenica Barbera; il figlio Nicola Barbera (anche lui medico), la moglie Felicia De Salvo; la moglie di Nicola Barbera, Silvia Lo Giudice; il commercialista Roberto Pisa.