Prostituzione: in manette romena per estorsione, istigazione e favoreggiamento

Prostituzione: in manette romena per estorsione, istigazione e favoreggiamento

RAGUSA – Un’altra delle giovani donne di nazionalità rumena coinvolte in un’inchiesta contro la prostituzione che ha già portato all’arresto, da parte dei Carabinieri, di tre persone, ossia un italiano e una coppia di cittadini rumeni, è stata rintracciata e arrestata in Romania.

Si tratta di Petruta Marin, di 28 anni. Nei confronti della donna pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Ragusa, su richiesta della locale Procura, per i reati di tentata estorsione in concorso e favoreggiamento della prostituzione.

L’arrestata, dal mese di febbraio 2015, risultava irreperibile insieme ad altri connazionali destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, poiché aveva fatto ritorno nel suo paese d’origine ossia in Romania. Da allora, però, le sue ricerche da parte dei Carabinieri di Ragusa non si sono mai interrotte e per lei è stata richiesta e ottenuta l’emissione di un mandato d’arresto europeo che avrebbe consentito il suo arresto anche in altri paesi dell’Unione Europea.

Tali ricerche, portate avanti per mesi, hanno consentito agli investigatori di individuare l’esatta località della Romania in cui l’indagata aveva trovato rifugio, ossia nella città di Timosoara, dove è stata rintracciata e arrestata dalla polizia rumena.

Dopo l’arresto è stata, quindi, subito avviata la procedura per la sua estradizione in Italia, dove verrà giudicata per i reati di tentata estorsione, istigazione e favoreggiamento della prostituzione. In esecuzione dello stesso provvedimento cautelare, a febbraio 2015, era stato arrestato Salvatore Iacono di 65 anni, di Vittoria, imprenditore agricolo incensurato, mentre a luglio 2015 a cadere nella rete dei Carabinieri era stata un’altra cittadina rumena, ossia Janina Marin, sorella di Petruta, che era stata rintracciata e arrestata mentre si recava a far visita a suo fratello George, che si trova agli arresti domiciliari a Catania, in un’abitazione in località Playa.

A dicembre 2015, invece, era il turno di Ionut Claudiu Pavel di anni 30, scovato e arrestato in Romania e successivamente estradato in Italia. Le indagini che hanno condotto agli arresti, erano iniziate negli ultimi mesi del 2013, quando un imprenditore di Vittoria e allora esponente di un partito politico, dopo aver avuto un rapporto sessuale con giovani donne dell’est europeo, contattate tramite una bacheca di annunci on-line, rimase vittima di un’estorsione poiché, durante un rapporto, gli vennero scattate alcune foto compromettenti e, per impedire la loro divulgazione, in più tranche, gli venne richiesta la somma complessiva di 100 mila euro, da consegnare nell’arco di un mese.

Capendo di essere rimasto intrappolato in un ricatto da cui non sarebbe più riuscito a venire fuori, l’uomo decise di sporgere denuncia presso i Carabinieri che, immediatamente, avviarono le indagini.