Salvini a Palermo ed è caos nella città

Salvini a Palermo ed è caos nella città

PALERMO – Un clima rovente e alte temperature faranno da cornice all’arrivo di Matteo Salvini previsto per oggi alle 15 nel capoluogo siciliano in occasione della presentazione del suo nuovo progetto politico, “Noi con Salvini”.

La città non sembra voler accogliere con un abbraccio amichevole e solidale il segretario del Carroccio che approderà a Palermo per presentare la nuova versione meridionale della Lega Nord.

I muri della città sono stati riempiti di centinaia di scritte e manifesti per ricordare a Salvini che “Palermo non perdona” e che tiene vivo il ricordo delle sue uscite contro il Sud italia, contro quei “terroni” che oggi alle ore 14,00 lo attenderanno per mostrare tutto il loro disappunto contro quello che ritengono un incontro opportunistico e di propaganda.

Chiaramente noi non dimentichiamo… e non perdoniamo. Noi TERRONI non siamo disposti a mangiare al banchetto di chi ci ha sempre insultato e discriminato! Prepariamo un’adeguata accoglienza a chi pensa di poter sfruttare la popolazione siciliana per gli interessi del suo partito“.

Sono queste le parole che aprono la protesta organizzata dai palermitani sulla pagina facebook “Giornata dell’Orgoglio terrone” che in pochi giorni ha raggiunto più di 2.000 adesioni. Numeri da capogiro che non fanno ben sperare sull’incontro che si terrà tra Salvini e i sostenitori del nuovo progetto che sarà guidato da Angelo Attaguile politico con un passato nel Movimento per le autonomie dell’ex presidente regionale Raffaele Lombardo e figlio di Gioacchino nonché sottosegretario alle Finanze in quota Dc nei governi Rumor e Colombo.

Insomma Salvini sarà costretto a fare i conti con il passato e contro quelle barriere che la Lega ha da sempre eretto contro un Sud forse fin troppo discriminato. I palermitani sembrano pronti a riscattare l’orgoglio di una parte della nazione che sembra non intenzionata a dimenticare i torti e le offese subite.

Così sulla pagina Facebook si fa un elenco delle frasi più forti pronunciate da Salvini stesso o da colleghi di partito: “Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani” pronunciata durante un episodio del 2009 in cui Salvini saltellava con alcuni amici intonando cori da stadio anti-partenopeo, oppure “Bloccare l’esodo degli insegnanti precari meridionali al Nord” e tante altre massime che non riescono ad essere perdonate da “italiani del Sud” che esigono rispetto e chiedono di non essere trattati come “stupidi elettori”.

Ecco come hanno risposto il sindaco Leoluca Orlando ed i cittadini.