Mazzette alla Motorizzazione di Palermo, revocati due arresti

Mazzette alla Motorizzazione di Palermo, revocati due arresti

PALERMO – Nuovi sviluppi nell’indagine condotta dalla polizia che lo scorso 28 febbraio ha portato all’arresto di 8 funzionari della Motorizzazione civile di Palermo e di 13 delegati e responsabili di alcune agenzie di servizi per pratiche automobilistiche.

Gli investigatori hanno scoperto un sistema di corruzione in cui alcuni funzionari ricevevano tangenti per accelerare le procedure di immatricolazione dei veicoli stranieri.

Revocati due arresti

La sesta sezione della Corte di Cassazione, presieduta da Gaetano De Amicis, ha accolto i ricorsi presentati dagli avvocati Giuseppe Sceusa e Giovanni Castronovo a difesa dei funzionari Giovanni e Alfredo Gioietta.

La Corte ha deciso di annullare l’ordinanza di custodia cautelare nei loro confronti.

Le motivazioni

I legali hanno argomentato che i fatti contestati risalgono ai primi mesi del 2021, e quindi non sussisterebbe l’attualità delle condotte, il che metterebbe in discussione la base stessa degli arresti.

Inoltre, è stato sottolineato che nel caso di scarcerazione, i due imputati verrebbero assegnati a incarichi diversi, rendendo improbabile la possibilità di commettere nuovi reati.

Entrambi gli imputati hanno scelto il giudizio abbreviato. La prossima udienza è stata fissata per il 20 ottobre, in cui si terrà la requisitoria.