PALERMO – “Se non fosse per gli abitanti, la Sicilia sarebbe il posto più bello del mondo”: chi non ha mai pensato o detto questa frase mentre osservava le incredibili risorse dell’isola più grande del Mediterraneo e rifletteva sulle conseguenze nefaste dell’inciviltà di alcuni suoi abitanti e dei pregiudizi da essa fomentati?
In un momento storico in cui sono sempre di più i brand, anche di rilievo nazionale e internazionale, che rivalutano le potenzialità della Sicilia, diventa ogni giorno più indispensabile sensibilizzare la popolazione a potenziare i servizi disponibili e preservare al meglio i luoghi naturali, i centri storici e le produzioni locali. Questo è particolarmente vero alle soglie della stagione estiva, uno dei periodi dell’anno economicamente più importanti per il turismo siciliano.
Sembra che tutti abbiano compreso ciò, con l’eccezione degli stessi siciliani: numerosi cittadini gettano insistentemente rifiuti per strada, le autorità spesso continuano a lasciare nella negligenza più totale le strade, i trasporti e le iniziative eco-sostenibili per ridurre l’inquinamento (i lievi miglioramenti e i progetti in atto sono sicuramente un aiuto non indifferente, ma ancora insufficiente a ottenere l’approvazione generale) e, al contempo, le poche “mosche bianche” presenti sul territorio avvertono dei pericoli di questi comportamenti, presentando esposti e segnalazioni anche sui social.
L’esistenza di meraviglie naturali (l’Etna è perfino stata scelta per uno spot Vodafone) e architettoniche, di prodotti culinari di prima qualità (l’arancia rossa Igp, ad esempio, è l’ingrediente fondamentale dell’ultima bevanda Fanta) e di potenzialità incredibili permetterebbero, in condizioni migliori, di essere una terra benestante e di offrire sicurezza e stabilità a tutti i suoi “figli” e a chi arriva dall’esterno per ammirarla.
E invece la terra sicula rimane “prigioniera” di atti di vandalismo (hanno fatto particolarmente discutere, per esempio, la decisione della società di car sharing “Enjoy” di lasciare Catania poche settimane fa per i numerosi casi di danni volontari alle auto e le sassaiole contro i mezzi pubblici in tutta Palermo), disoccupazione, dissesti finanziari e disservizi.
Per quanto difficile da accettare e da ammettere al mondo, la verità è che la Sicilia ha tutte le carte in regola per riuscire a emergere, ma manca ancora la forza di volontà per cambiare i suoi abitanti e tirar fuori il meglio dell’isola. Singoli episodi in cui si elogiano i siciliani per la loro gentilezza e disponibilità o si manifesta gioia per un’iniziativa ben riuscita mostrano le potenzialità del territorio e delle persone che vi vivono, ma non saranno mai abbastanza fin quando non si farà il possibile per approvare un piano di sviluppo adeguato, evitare episodi di risse e aggressioni in luoghi pubblici o di vandalismo e risolvere i problemi maggiori dell’isola per permettere al mondo di godersi le sue singolari qualità.
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