Evasione dai domiciliari e setaccio dei quartieri per ritrovarlo: arrestato 29enne vicino a Cosa Nostra

Evasione dai domiciliari e setaccio dei quartieri per ritrovarlo: arrestato 29enne vicino a Cosa Nostra

PALERMO – La Polizia di Stato ha rintracciato e arrestato Carmelo Migliaccio, 29 anni, malvivente palermitano e latitante dallo scorso 22 maggio. In quella data, a seguito dell’arresto avvenuto il giorno precedente per evasione dagli arresti domiciliari, Migliaccio si era reso protagonista di una rocambolesca fuga poco dopo la celebrazione del rito della direttissima.

Mentre tentava di sfuggire alle autorità, il 29enne avrebbe perfino rubato il ciclomotore di un passante, per poi raggiungere il popoloso quartiere del Capo e far perdere le sue tracce.

Da allora, la Polizia di Stato, in particolare il personale del commissariato di Oreto ha condotto ricerche senza tregua, battendo quartieri come il Villaggio Santa Rosalia e non lasciando nulla di intentato, allo scopo di rintracciarlo.

Questa mattina, all’alba, dopo mirate indagini, i poliziotti hanno fatto irruzione in un appartamento di viale Regione Siciliana, inserito in un contesto residenziale della zona Villagrazia, dove era domiciliato un cittadino incensurato.

All’interno Migliaccio, sorpreso dall’inattesa arrivo dei poliziotti in un luogo ritenuto “sicuro” dal malvivente, in quanto fuori dal suo raggio familiare e in uso a un soggetto incensurato e non facente parte della parentela del latitante.

La perquisizione effettuata nei locali ha consentito di ritrovare e porre sotto sequestro del materiale probatorio, compresi telefoni cellulari, una carta d’identità e codici fiscali intestati a soggetti diversi dai due e alcune dosi di hashish, tenuta per uso personale.

Dopo le formalità di rito, il 29enne è stato condotto al carcere Pagliarelli, a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre il suo coinquilino è stato indagato in stato di libertà per favoreggiamento personale.

La pericolosità e la caratura criminale dell’uomo si possono desumere non soltanto dalla grave condotta tenuta in occasione della fuga, ma anche dal suo coinvolgimento nell’operazione “Verbero” del 2015, che aveva permesso di inquadrarlo come affiliato alla cosca mafiosa di Pagliarelli.

Carmelo Migliaccio è gravato, inoltre, da precedenti penali per stupefacenti, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Immagine di repertorio