Antonella e gli ultimi momenti, dalla “trappola” su TikTok al dolore: striscioni, lacrime e disegni per ricordarla

Antonella e gli ultimi momenti, dalla “trappola” su TikTok al dolore: striscioni, lacrime e disegni per ricordarla

PALERMO – Il capoluogo regionale è a lutto per la morte della piccola Antonella Sicomero, vittima di una sfida estrema su TikTok. A soffrire di più, assieme alla famiglia della vittima, sono i compagni di classe. Ancora troppo piccoli per conoscere tutti i rischi di Internet e sconvolti per una tragedia che lascia sgomenta la Sicilia e l’Italia intera. Gli amici di Antonella hanno voluto esprimere il proprio cordoglio attraverso disegni, striscioni e lacrime silenziose, le cui immagini in queste ore fanno il giro del web.

La Dirigente dell’Istituto Scolastico frequentato da Antonella ha recentemente ricevuto anche la chiamata del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che ha espresso rabbia nei confronti di chi non agisce per bloccare sfide come la Blackout Challenge, che ha provocato l’asfissia di Antonella, e che ha descritto l’episodio come “incomprensibile”.

Nonostante i provvedimenti presi dalla stessa società che gestisce il social TikTok e l’informazione diffusa per evitare che un episodio simile si ripeta, il dolore e le domande sull’assurda fine di Antonella continuano. La Procura avrebbe già aperto due indagini, di cui una per istigazione al suicidio, e le autorità giudiziarie hanno già disposto l’autopsia sul corpo della piccola.

Antonella era una bambina come tante e la sua morte a causa di una challenge estrema appare assurda perfino ai parenti. Secondo i racconti del padre, apparsi in un articolo di Repubblica, Antonella era sempre “trasparente” e non ci sarebbero stati motivi per controllare il suo computer o la sua attività su un social che, generalmente, serve a ballare e creare video buffi. Neanche la richiesta di una cintura avrebbe destato sospetti. I parenti ritengono che la piccola Antonella sia rimasta vittima di una “trappola“, che probabilmente era troppo piccola per comprendere.

A tentare di salvare la bambina sarebbe stata la sorellina. Non entrare in bagno“, le avrebbe detto Antonella prima di entrare e iniziare la sfida che le ha portato via la vita. La stessa sorellina, preoccupata, avrebbe trovato la vittima riversa sul pavimento del bagno. Il racconto immediato ai genitori, la disperata corsa in ospedale e le cure dei medici, purtroppo, non sono stati sufficienti. I genitori di Antonella hanno scelto di donare gli organi, ma anche di fare un appello ai ragazzi e agli adulti affinché si presti più attenzione e storie come queste non si ripetano.

Fonte immagine Giornale di Sicilia