MESSINA – I carabinieri della Stazione di Ganzirri hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un iraniano, presunto responsabile del reato di maltrattamenti nei confronti della moglie, connazionale.
L’episodio risale ai giorni scorsi, quando una giovane donna straniera, visibilmente scossa e con evidenti lividi al volto e al collo, si era presentata presso la Stazione carabinieri di Ganzirri per chiedere aiuto,
riferendo di essere stata violentemente aggredita dal marito. Subito soccorsa dai militari, la donna è stata poi assistita dai sanitari del 118 che hanno provveduto a trasportarla al Pronto Soccorso dell’ospedale
“Papardo” di Messina, per le cure sanitarie.
Gli immediati accertamenti hanno permesso ai carabinieri di individuare i motivi della lite, verosimilmente riconducibili al rifiuto del marito di accettare la fine della relazione coniugale, e di raccogliere le dichiarazioni della vittima, la quale ha affermato di aver subito, nel tempo, reiterati maltrattamenti. Tali episodi di violenza avrebbero spinto la donna a chiedere la separazione e, successivamente, di rivolgersi ai carabinieri, soprattutto dopo che, al culmine di uno degli ultimi litigi, aveva subito un tentativo di strangolamento.
Sulla scorta del grave quadro indiziario emerso dalle attività compiute dai carabinieri di Messina Ganzirri il
Giudice per le Indagini Preliminari di Messina, in sede di convalida del fermo, ha adottato l’emissione della
misura cautelare e l’uomo è stato ristretto nel carcere di Messina Gazzi.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione
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