MESSINA – I carabinieri di Messina Sud hanno arrestato per i reati di percosse, lesioni personali aggravate, atti persecutori e porto di armi di oggetti atti ad offendere, un 21enne messinese, in esecuzione di ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal giudice indagini preliminari del tribunale di Messina, in sostituzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa cui era sottoposto, su conforme richiesta dell’ufficio di procura della Repubblica di Messina, che ha coordinato le indagini avviate dagli uomini dell’Arma su denuncia di una studentessa 19enne.
La ragazza aveva intrattenuto una relazione sentimentale col giovane per circa due anni ma da qualche tempo aveva deciso d’interromperla a causa del carattere estremamente geloso, possessivo e minaccioso del compagno che le impediva addirittura di frequentare i propri coetanei.
Da quel momento diventava vittima di una persecuzione da parte del giovane che la tempestava di telefonate e messaggi dal contenuto ingiurioso e minatorio, fino a costringerla a cambiare il proprio numero telefonico.
Le molestie non si placavano: il giovane continuava ad inviare messaggi intimidatori alla madre della ragazza e si appostava continuamente sotto casa per vederla. In un incontro chiarificatore, la studentessa è stata umiliata e schiaffeggiata. Il timore generato dal comportamento dell’ex fidanzato, ha costretto la vittima a cambiare radicalmente il proprio stile di vita creandole non pochi disagi e sofferenze.
Quest’estate accadeva qualcosa di ancor più grave; mentre la giovane trascorreva una tranquilla serata insieme ad altri amici, si è aggiunto alla comitiva l’ex fidanzato che ha iniziato ad importunarla in ogni modo, fino a quando l’ha aggredita violentemente con calci e pugni per poi fuggire tenendo in mano un coltello.
La violenza inaudita le ha aperto gli occhi e l’ha finalmente convinta a denunciare tutto ai carabinieri. Gli uomini dell’Arma di Messina Sud, con la collaborazione della “task force” specializzata, costituita dal comando provinciale di Messina per il contrasto alle violenze di genere, sotto la guida della Procura della Repubblica ha consentito di effettuare una meticolosa e circostanziata ricostruzione delle vicende che hanno portato all’emissione in tempi brevissimi dei provvedimenti restrittivi, scongiurando il rischio di eventi ancor più gravi.