Coronavirus, dopo la conferma del contagio l’Italia dichiara lo stato di emergenza sanitaria per 6 mesi

Coronavirus, dopo la conferma del contagio l’Italia dichiara lo stato di emergenza sanitaria per 6 mesi

Il Consiglio dei ministri italiano avrebbe ufficialmente dichiarato lo stato di emergenza sanitaria in tutta la penisola per il caso Coronavirus.

Il virus, infatti, in poco tempo avrebbe ormai raggiunto diversi Paesi, per questo nelle scorse ore si era già parlato di “emergenza globale”, ma da quando è arrivata la conferma che due turisti cinesi bloccati a Roma erano stati contagiati, ufficialmente anche l’Italia è entrata a far parte dei luoghi colpiti e in cui il virus rischia di espandersi.

Per questo sarebbe dunque arrivata la dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale per rischio sanitario da Coronavirus per sei mesi, inoltre sembrerebbe che siano stati stanziati fondi per 5 milioni di euro.

Come si legge sul sito ufficiale della Protezione Civile: “In Italia gli eventi calamitosi sono classificati in base ad estensione, intensità e capacità di risposta del sistema di protezione civile. Per le emergenze di rilievo nazionale che devono essere, con immediatezza d’intervento, fronteggiate con mezzi e poteri straordinari, il Consiglio dei Ministri delibera lo stato di emergenza, su proposta del Presidente del Consiglio, acquisita l’intesa della regione interessata. Lo stato di emergenza può essere dichiarato al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia. Può essere dichiarato anche in caso di gravi eventi all’estero nei quali la protezione civile italiana partecipa direttamente”.

Il Codice della Protezione Civile (Decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018), ridefinisce la durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale, portandola a un massimo di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi.

Conclude la protezione civile: “La delibera dello stato di emergenza stanzia l’importo per realizzare i primi interventi. Ulteriori risorse possono essere assegnate, con successiva delibera, a seguito della ricognizione dei fabbisogni realizzata dai Commissari delegati. Nella delibera viene indicata anche l’amministrazione pubblica competente in via ordinaria che subentra nelle attività per superare definitivamente le criticità causate dall’emergenza. Agli interventi per affrontare l’emergenza si provvede con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge ma nei limiti e secondo i criteri indicati con la dichiarazione dello stato di emergenza e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Le ordinanze sono emanate dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, se non è diversamente stabilito con la deliberazione dello stato di emergenza. L’attuazione delle ordinanze è curata, in ogni caso, dal Capo del Dipartimento. Allo scadere dello stato di emergenza viene emanata un’ordinanza ‘di chiusura’ che disciplina e regola il subentro dell’amministrazione competente in via ordinaria”.

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