Farina di insetti negli alimenti tra critiche e prospettive: il parere del direttore di Confagricoltura Catania

ITALIA – Da fine gennaio è stato dato il via libera alla vendita di prodotti con farina di insetti, disponibili nei supermercati italiani e negozi di alimentari minori.

FARINA DI INSETTI E LE SUE PROPRIETÀ

La farina di insetti sta diventando sempre più popolare come alternativa sostenibile alle fonti di proteine tradizionali come la carne e il pesce.

Gli insetti sono ricchi di proteine, ferro, zinco, acidi grassi essenziali ed inoltre possiedono un impatto ambientale molto inferiore rispetto all’allevamento intensivo di animali. Inoltre, gli insetti possono essere coltivati su scala industriale in spazi relativamente piccoli e con una quantità limitata di risorse come acqua ed energia, il che li rende una fonte proteica ideale per un futuro in cui la popolazione mondiale è in continua espansione ed evoluzione soprattutto.

Come sottolineato sopra, la farina di insetti non è ancora ampiamente disponibile nei supermercati, ma è facilmente acquistabile online.

Inoltre, alcuni ristoranti e alberghi stanno iniziando a utilizzare il prodotto in alcune delle loro ricette, il che la rende sempre più accessibile.

I RISCHI DEL PRODOTTO IN RAMPA DI LANCIO

Sono presenti anche alcuni rischi da considerare quando si utilizza la farina di insetti come fonte di proteine.

In primo luogo, la “nuova” farina può contenere allergeni come il mollusco e la muffa che possono causare reazioni allergiche in alcune persone. Inoltre, gli insetti possono accumulare sostanze tossiche come metalli pesanti e pesticidi se coltivati in ambienti contaminati.

La merce non è ancora regolamentata a livello internazionale e potrebbe non essere prodotta in conformità con gli standard igienici adeguati. Pertanto, è importante fare attenzione a dove si acquista la farina di insetti verificandone provenienza e qualità.

Infine, l’alimento potrebbe non essere accettato da tutti a causa della repulsione culturale verso gli insetti come elementi da mangiare. Questo potrebbe impedire l’adozione su larga scala della farina di insetti come alternativa alle fonti di proteine convenzionali.

L’INTERVENTO DEL DIRETTORE DI CONFAGRICOLTURA CATANIA

Per tracciare il percorso di questo alimento sulla bocca di tutti è intervenuto ai microfoni di NewSicilia il dott. Fabio Caruso, direttore di Confagricoltura Catania, soffermandosi sulla diffusione e l’influenza che potrà avere sulla cucina italiana.

• È favorevole su questa novità introdotta negli alimenti su larga scala?

Il cibo italiano è riconosciuto a livello mondiale e la questione va affrontata in generale con buonsenso, primo tra tutte etichette chiare e trasparenti. Le innovazioni in qualsiasi campo sono nostre alleate strategiche. Mentre siamo convinti che la nostra ricca cultura alimentare difficilmente perderà spazi di mercato in favore di alimenti a base d’insetti, occorre tuttavia sviluppare una produzione UE di proteine per la mangimistica, tutelando sempre il made in Italy e la dieta mediterranea che deve rimanere la nostra dieta base per cultura, storia e qualità“.

• Quali sono meccanismi o passaggi per ricavare la farina di insetti?

Dal punto di vista produttivo, le farine di insetti sono composte da insetti allevati e successivamente disidratati e poi ridotti in polvere per mezzo di processi meccanici. Sono oltre 2mila le specie commestibili nel mondo, mentre in Europa le specie edibili sono tre: cavallette, larve della farina e grilli.

• Gli alimenti a base di farina di insetti potrebbero ostacolare la diffusione della buona cucina italiana?

La nostra cucina italiana è un’eccellenza riconosciuta a livello globale per qualità e sicurezza alimentare grazie anche all’elevata qualità dei prodotti agricoli base utilizzati nei piatti tipici della nostra cucina. Siamo fiduciosi quindi, che questo cambiamento non ostacolerà la diffusione delle nostre tradizioni alimentari nel mondo, ma bisogna continuare a fare squadra e mantenere alta la qualità dei prodotti agroalimentari“.

• Questo nuovo prodotto potrebbe creare problemi alla dieta mediterranea in termini di diffusione e utilizzo?

Come detto precedentemente, come Confagricoltura siamo convinti che la nostra ricca cultura alimentare difficilmente perderà spazi di mercato in favore di alimenti a base d’insetti, grazie alle nostre radicate tradizioni alimentari che si tramandano di generazione in generazione“.

• Quanto potrebbe crescere la diffusione della farina di insetti nel corso dei prossimi mesi o anni? Ci sono buone prospettive?

In Europa fino allo scorso 24 gennaio i prodotti a base di insetto per il consumo umano non erano ancora consentiti.
Global Market Insights stima aumenti di oltre il 43,5% del mercato fino a raggiungere un valore di 710 milioni di dollari nel 2024. International Platform of Insects for Food and Feed calcola che più di 6.000 tonnellate di proteine di insetti sono già prodotte in Europa e, entro il 2030, la crescita del settore potrebbe arrivare a 2-5 milioni di tonnellate l’anno, a seconda del quadro legislativo“.