ITALIA – Green Pass, nuovi parametri ed eventuali restrizioni nelle zone “più calde”. Queste le armi per combattere la variante Delta ed evitare un altro colossale passo indietro nella lotta al Covid. La situazione contagi in Sicilia e nel resto d’Italia è in netta impennata (così come in diverse zone d’Europa), ma ciò ancora non si sta traducendo in un drastico aumento di ricoveri e Terapie Intensive.
Il tutto grazie a una campagna vaccinale che, anche se lentamente, avanza e immunizza una buona fetta di popolazione. L’obiettivo, adesso, non è solo vaccinare e tracciare, ma anche regolamentare gli ingressi in quei luoghi più affollati, quelli della movida, quelli dove il rischio di contagiarsi è più alto.
D’altronde tre regioni italiane, secondo i parametri attuali, sono a un passo dal ritorno in zona gialla (Sardegna, Sicilia e Veneto) e in diverse zone d’Europa la variante Delta ha portato a vecchi ritorni nelle restrizioni. Nel nuovo decreto emergenza, il Governo metterà a punto nuove regole per contrastare la pandemia, che proprio non vuole sapere di mollare la presa.
Questi i punti più caldi e che saranno discussi nella cabina di regia prevista – sembrerebbe – per il prossimo martedì. L’obiettivo del Governo è uno: mantenere l’Italia tutta bianca anche fino a dopo Ferragosto e non vanificare, ancora una volta, gli sforzi fatti in questi mesi.
Green Pass: fondamentale per entrare nei locali
La prima svolta del prossimo decreto emergenza riguarderà certamente il Green Pass e i criteri con il quale viene emesso e scaricato. Si pensa di rilasciarlo solo dopo la seconda dose e non più dopo la prima. Inoltre, non servirà più solo per grandi cerimonie e viaggi, ma anche per discoteche, locali e ristoranti.
Dai 400 euro di multa a chi ne è sprovvisto, fino alla chiusura del locale per 5 giorni ai gestori che faranno entrare i non immunizzati. Queste le possibili sanzioni, questa la possibile estensione di validità della certificazione verde, seguendo il modello francese.
Trattative in corso, in queste ore, per quanto riguarda la data di riapertura ufficiale delle discoteche. Si va verso le uscite regolate dal Green Pass. Un modo, forse, anche per incentivare la gente a vaccinarsi.
Cambiano i parametri per le restrizioni
Negli ultimi giorni si è parlato di un possibile ritorno in zona gialla per tre regioni italiane: Sardegna, Sicilia e Veneto. Sono le zone in cui l’indice Rt e l’incidenza su 100mila abitanti sono aumentati più violentemente e nelle quali i contagi stanno aumentando giorno per giorno.
In particolare in Sicilia, però, l’aumento dei contagi non si sta traducendo in un incremento di ricoverati, ingressi in Terapia Intensiva e morti (ieri più di 400 nuovi casi ma 0 decessi). In linea con l’efficacia dei vaccini: non prevengono dal contagio, ma dallo sviluppo di una forma di malattia grave e debilitante. Tanto che lo stesso Governatore Musumeci ha tuonato contro gli attuali parametri: “Non possono più essere legati alla percentuale dei contagi, ma al tasso di ospedalizzazione“, l’opinione del Presidente della Regione Siciliana.
Parole che non sono rimaste inascoltate, ma che fotografano una situazione comune a gran parte d’Italia. Contagi in aumento e ospedalizzazioni contenute. Gran parte degli ospedalizzati, inoltre, pare essere gente non ancora vaccinata o non completamente immunizzata. Per questo il Ministro della Salute, Roberto Speranza, avrebbe confermato l’intenzione di inserire una revisione dei parametri nel nuovo decreto.
L’obiettivo? Tenere l’Italia tutta bianca almeno fino al 15 agosto e oltre. I nuovi parametri, però, non possono riguardare solo i contagi giornalieri e settimanali, ma anche ricoveri, decessi e Terapie Intensive. Una rivoluzione necessaria a questo punto della campagna vaccinale, dato che fin dagli albori del Covid il problema principale è stato sempre la saturazione degli ospedali.
In Europa tornano i “fantasmi”
Vecchi (e neanche troppo) “fantasmi” tornano in diverse zone d’Europa, soprattutto quelle con i maggiori flussi turistici. Movida e turismo di nuovo nel mirino delle autorità sanitarie e restrizioni che tornano a segnare le notti estive.
A Mykonos è tornato il coprifuoco dall’una alle 6 del mattino ed è stato disposto il divieto di musica in locali, bar e ristoranti. Coprifuoco che, da oggi, torna pure in Catalogna. Decisioni che hanno inciso sulla scelta delle vacanze per gli italiani e non solo.
La variante Delta continua a condizionare quest’estate. Tra voglia d’evasione, libertà e ritorno alla normalità e l’esigenza di non tornare indietro. Il paradosso della pandemia è sempre presente.
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