Lucarelli: “Il Catania sta lavorando per tornare in salute. Domenica occorrerà più “fame e cattiveria”

Lucarelli: “Il Catania sta lavorando per tornare in salute. Domenica occorrerà più “fame e cattiveria”

CATANIA – Smaltita la sbornia da “vittoria in zona Cesarini” contro la Turris, adesso bisogna pensare al Giuliano. Prima trasferta della nuova “gestione” Lucarelli, utile a comprendere se la sua cura abbia sortito, dopo gli effetti immediati, qualcosa di più duraturo.

Ed è sorridente il mister livornese al suo ingresso in sala stampa al Massimino, pronto a rispondere con la sua solita schiettezza alle varie domande dei giornalisti.

Formazione futura 

Sulla formazione in campo di domenica prossima stavolta si sbilancia: “Domenica scorsa nella prima partita con il 4 -2 -3 -1 ho avuto buone risposte e andiamo avanti con questa soluzione e rimettere il 4-3-3 durante la gara sarà un attimo”.  

Mentre riguardo gli avversari: “Il Giuliano è una sorta di ammazzagrandi e dobbiamo avere elasticità mentale e tattica”. 

Per la posizione in campo di Bocic e Rocca non ha dubbi: “I giocatori forti come lui (Bocic) giocano ovunque e può ricoprire anche tre ruoli. Con Rocca non ci siamo inventati nulla, può fare un lavoro difensivo sul regista basso e con i suoi ottimi tempi inserimento un bel tiro e bravo ad aggredire gli spazi lo vedo più adatto in questa posizione”.

Le domande di NewSicilia 

Quali sono i punti di forza e di debolezza del Giuliano?

Nel Giuliano ho visto solo punti forza e una squadra brava a ribaltare le azioni, ha dei giocatori in avanti molto fastidiosi, ha una buona organizzazione tattica e si vede la mano dell’allenatore e sinceramente punti deboli non ne ho visti più di tanto”. 

Domenica abbiamo rivisto Livieri in panchina, ci rimarrà ancora per molto e Bethers resterà titolare? 

Questo vale come per gli altri, se il Catania vuole fare una stagione da protagonista deve potere contare su tutti

Se pensate che un giocatore dopo un mese di fermo durante la sosta del campionato ci vuole un po’ di tempo per rimettersi in forma, figuriamoci dopo un infortunio. Noi dobbiamo metterlo nelle condizioni fisiche migliori e sicuramente con il Crotone giocherà. Se poi darà le giuste garanzie faremo le nostre scelte così come per tutti”.

Vedremo mai Lorenzini in campo fin dal primo minuto?

La risposta non può non essere in parte uguale alla precedente, io credo che sia meglio durante la settimana avere più dubbi possibili per la formazione, perché se arrivo a fine settimana senza dubbi vuol dire che c’è qualcosa che non funziona. Io ho detto a loro e ribadisco: la formazione la fanno loro. Io farò una selezione dei giocatori che durante la settimana sono più avanti degli altri. Se io nella testa avessi solo undici giocatori avrei già perso il campionato”. 

Un Lucarelli, ma non scopriamo nulla di nuovo, chiaro e dettagliato nelle risposte così come per le altre domande dei colleghi. 

 Su Chiricò e Chiarella

 “Chiricò l’ho sempre provato nella sua posizione mentre Chiarella è un ragazzo con dei valori importanti che può essere utile anche per le prossime stagioni e deve essere più incisivo negli ultimi metri”.

Riguardo la squadra e gli impegni futuri

Mi aspetto l’equilibrio della squadra e adesso bisogna fare come fanno le grandi: vincono e archiviano come se avessero perso la partita”. 

“Il Catania sta lavorando per tornare in salute perché questa squadra ha dei valori”.

“La Coppa Italia è un nostro obiettivo dobbiamo avere la forza per affrontare tutto. Le prossime tre partire mi faranno fare un primo bilancio”.

“Dal punto di vista della prestazione mentale della fame e della cattiveria dobbiamo essere alla pari dei nostri avversari.  In questo caso il Catania possa avere qualcosa in più rispetto al Giuliano”. 

Io non guardo la classifica, per me è come se fossero tutte partite ad eliminazione diretta”

Sento la fiducia intorno a me e il vento sembra cambiando e bisogna tenerla dalla nostra parte”. 

A chiusura 

Ho sempre detto da quando sono a Catania: coltiviamo un sogno, non costa nulla e senza promettere nulla, basta lavorare con ‘ferocia’”