Musumeci incontra la stampa: “Stiamo lavorando in silenzio per una nuova Regione”

Musumeci incontra la stampa: “Stiamo lavorando in silenzio per una nuova Regione”

CATANIA – Un incontro apparentemente informale, fra amici e colleghi, pur nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali. Così, col suo solito stile sobrio, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha voluto incontrare la stampa.

Lo ha fatto stamattina, a Catania, su invito dell’Assostampa che ha organizzato uno scambio di auguri di fine anno. Un tradizionale incontro che proprio lo stesso Musumeci, ai tempi in cui era presidente della Provincia regionale di Catania, aveva ideato ed istituzionalizzato negli anni. Poi, nell’ultima legislatura regionale, con Rosario Crocetta, il rapporto sinergico fra la stampa e l’istituzione Regione si è deteriorato, perso. È addirittura sparito, soffocato da contrasti insanabili.

Oggi, invece, sembra essere rifiorita una stretta collaborazione tra il vertice del governo regionale e i professionisti dell’informazione. A tutto beneficio di chi deve poter “leggere” fra le azioni di chi governa; cioè a vantaggio di chi è governato, dei siciliani nella fattispecie. Una testimonianza di stima e fiducia, dunque, che non nasce dal fatto che Nello Musumeci è anche un giornalista pubblicista da 40 anni, come ha voluto ricordare lui stesso, ma dalla convinzione che “i giornalisti sono una categoria che merita rispetto – ha sottolineato il governatore -, il cui ruolo è fondamentale nel rapporto fra le istituzioni e i cittadini“.

Inevitabilmente, però, non poteva che parlarsi anche della Regione Siciliana, dei programmi, delle aspettative. Queste ultime, in particolare, sono state messe al centro dell’attenzione del governatore.

Nello Musumeci all'incontro di fine anno con la stampa

Nello Musumeci all’incontro di fine anno con la stampa

Come avrete notato – ha sottolineato Musumeci – il mio governo si è dato delle regole ben precise: agire nei fatti e non coi proclami. Intendiamo assumere un profilo basso. Ed è quello che dal primo giorno ho raccomandato ai miei assessori e collaboratori: operiamo senza annunci, senza clamore. Per non alimentare attese. Perché il clima è carico di attese – specificando – a causa delle tante incompiute e dell’inconsistenza del fatturato governativo della precedente esperienza“.

Un chiaro segnale di discontinuità, dunque, col passato recente. E, a dire il vero, se ne sentiva davvero il bisogno. Poi, il presidente ha voluto rivolgere il suo pensiero ai più deboli. A coloro che sono indietro, che soffrono, che non riescono a mettere insieme un pranzo “il diritto al pane, al futuro – ha aggiunto il presidente della Regione – non conosce barriere né tessere di partito. Io voglio essere davvero il presidente di tutti coloro che debbono ritrovare l’orgoglio dell’appartenenza”.

E, proprio per evitare facili proclami e rimanere con i piedi per terra, ha evidenziato che “ci vorrà qualche anno per rimuovere le macerie provocate dalla precedente gestione regionale. Ma noi – ha aggiunto con sicurezza – produrremo fatti concreti e al terzo anno riusciremo a costruire una nuova Regione Siciliana, con l’aiuto di tutti. Per riconquistare credibilità, dignità, decoro ed efficienza“.

Auguri Presidente! Per il suo lavoro e per il futuro dei siciliani che credono ancora in questa terra.