CATANIA – Torna la paura ordigni esplosivi sul litorale del capoluogo etneo. Nelle scorse ore, i palombari del gruppo operativo subacquei e incursori della Marina militare, in servizio al nucleo Sdai di Augusta distaccati al comando marittimo Sicilia, sono intervenuti per rimuovere cinque pericolosi dispositivi esplosivi trovati alla scogliera di Catania.
Il ritrovamento era avvenuto a opera di un bagnante che aveva segnalato la presenza degli ordigni a pochi centimetri di profondità e a poca distanza da un lido balneare.
Si trattava, nello specifico, di quattro proiettili medio calibro e una bomba a mano italiana tipo “Srcm” che giacevano nelle acque della scogliera etnea da oltre 70 anni.
L’intervento, richiesto dalla Prefettura di Catania, ha dunque permesso la rimozione degli ordigni che sono stati successivamente fatti brillare in una zona sicura individuata dall’autorità marittima.
Nei giorni scorsi, sempre a Catania, si era verificato un altro caso simile. In quella occasione un subacqueo sportivo aveva individuato, sempre sulla scogliera, un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale.
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