CATANIA – Confermata la condanna a 16 anni per il figlio di Valentina Giunta, uccisa a coltellate nella sua casa a San Cristoforo il 22 luglio del 2022. La sentenza emessa dal G.U.P. Castrogiovanni è stata confermata anche nel terzo grado di giudizio, le motivazioni saranno depositate successivamente.
Certo è che il ricorso del legale dell’Imputato – figlio della vittima -, l’avvocato Giammona, è stato respinto. Il difensore chiedeva l’applicazione delle attenuanti generiche.
L’omicidio di Valentina Giunta e la confessione del figlio
Il minorenne aveva confessato il delitto durante l’udienza di convalida del fermo, eseguito il giorno successivo all’omicidio dalla Squadra Mobile della Questura etnea che ha condotto le indagini sul caso. Il G.I.P., su richiesta della procuratrice Carla Santocono, aveva emesso un’ordinanza cautelare, considerando gli elementi indiziari molto gravi emersi a carico del quindicenne.
Le indagini della polizia hanno evidenziato come l’omicidio sia avvenuto nell’ambito familiare. L’accusa sosteneva che il giovane non avesse accettato la decisione della madre di lasciare la casa e di allontanarsi con il fratellino più piccolo dal quartiere San Cristoforo e dalla famiglia dell’ex compagno della donna.
La conferma dell’omicidio di Valentina da parte del figlio
La procuratrice Santocono, dopo la convalida del fermo, ha sottolineato che l’ordinanza del G.I.P. ha confermato la ricostruzione dei fatti, evidenziando che il giovane viveva con la nonna paterna dopo aver deciso di lasciare la casa della madre. Nonostante la madre avesse mantenuto un atteggiamento protettivo nei confronti del figlio, a causa delle ostilità provenienti dalla famiglia del padre, detenuto per gravi reati, l’accusa ha rilevato che il giovane ha commesso l’omicidio della madre.
In foto la vittima Valentina Giunta