CATANIA – Recentemente, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli sul fenomeno dell’impiego di manodopera senza regolare contratto di assunzione, la compagnia carabinieri di Giarre, in collaborazione con il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania (ITL), ha effettuato una serie di controlli nei comuni di Giarre, Fiumefreddo e Riposto.
Cantiere irregolare, sanzioni per oltre 3mila euro
A Giarre, i carabinieri hanno ispezionato un cantiere attivo sulla strada principale della città. Il datore di lavoro, originario di Gravina di Catania, aveva impiegato 3 lavoratori “in nero” su un totale di 4 operai.
Questi operai non erano stati sottoposti a visita medica né istruiti sui rischi di cantiere. Inoltre, i materiali sul ponteggio erano posizionati in maniera pericolosa. L’attività imprenditoriale è stata sospesa e sono state comminate sanzioni amministrative per oltre 3mila euro.
Fiumefreddo, gravi irregolarità nei cantieri edili
A Fiumefreddo di Sicilia, i militari e gli Ispettori del Lavoro hanno effettuato controlli in due distinti cantieri edili. Nel primo cantiere, sono stati riscontrati l’impiego di 2 lavoratori su 3 senza preventiva comunicazione del rapporto di lavoro, l’omessa sorveglianza sanitaria, la mancata formazione e la mancanza di protezione con parapetti lungo le rampe di lavoro.
Nel secondo cantiere, è stata contestata la mancata adozione di misure di viabilità per prevenire pericoli per le persone in transito. Complessivamente sono state elevate 2 maxi sanzioni per un importo di 3.900 euro, con una sanzione aggiuntiva di 2.500 euro per l’occupazione di personale senza regolare assunzione.
Azienda ittica senza sicurezza a Riposto: sanzioni per più di 3mila euro
A Riposto, i carabinieri e il personale dell’ITL di Catania hanno controllato un’azienda che produce e vende prodotti ittici. Il rappresentante legale, un pregiudicato del luogo, aveva come unico collaboratore un lavoratore non assunto, che non era mai stato sottoposto a visita medica né a formazione sui rischi dell’attività. La sanzione amministrativa comminata è stata pari a 3.600 euro.
Tutti i datori di lavoro coinvolti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per violazioni della normativa sulla sicurezza sul lavoro.