GELA – I carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, al termine di prolungata attività di controllo del territorio e conseguenti approfondimenti investigativi coordinati dalla Procura della Repubblica di Gela, questa mattina all’alba, a Gela (CL), Caltanissetta e Ravenna, hanno dato esecuzione a sei misure cautelari al termine di un’operazione denominata “DRUG STATION”.
Dal mese di settembre 2016, il personale della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale dell’Arma dei carabinieri di Gela, nei quotidiani servizi preventivi e di prossimità aveva sviluppato un’attività informativa che aveva consentito di individuare, nel quartiere denominato “Villaggio Aldisio”, una serie di soggetti attivi, dediti allo spaccio di droghe sia “pesanti” che “leggere”. L’attività già all’epoca consentì di far emergere un florido mercato degli stupefacenti ed una vasta platea di assuntori, anche giovanissimi, cui i militari dell’Arma dettero un primo stop con alcuni arresti in flagranza di pusher che cedevano sostanze stupefacenti derivanti dalla canapa indiana, quali marijuana e hashish.
L’attività d’indagine, sviluppata poi dal Nucleo Operativo e Radiomobile dell’Arma di Gela, nasce così da una pregnante analisi di carattere info/investigativo su determinati soggetti e sul territorio di origine o di frequentazione, ricadente nella fascia compresa tra il quartiere villaggio Aldisio-stazione ferroviaria, che ha poi dato il nome all’attività in argomento in: “Drug Station”, ha consentito di interrompere il fenomeno dello spaccio di piazza, particolarmente percepito dalla popolazione ed insidioso per i più giovani, diffuso in larga scala nell’attuale contesto sociale gelese.
L’indagine in questione si è successivamente sviluppata su due percorsi paralleli, ma senz’altro similari tra loro e si è andata intensificando tra il febbraio e l’aprile 2017. I servizi investigativi tradizionali con lunghe osservazioni e pedinamenti svolti sul territorio sono andati di pari passo con gli accertamenti di natura tecnica di intercettazione audio-video, permettendo ai militari dell’Arma di individuare precise responsabilità penali in capo ad alcuni soggetti con un’offerta di sostanze stupefacenti sia “pesanti” (cocaina ed eroina) che “leggere”(marijuana e hashish).
A riprova delle ipotesi investigative sono stati effettuati arresti in flagranza di reato che hanno permesso di confermare le sostanze spacciate e le zone in cui avveniva la compravendita, come ad esempio l’arresto in flagranza eseguito sul conto di Salvatore Stamilla e Felice Giorgio Bevelacqua nel marzo 2017, che pacificamente confermò che la natura chimica della droga spacciata fosse del tipo eroina, mentre, gli arresti eseguiti nei confronti di Daniele Nocera di gennaio 2017, Piero Frazzitta ed Emanuele Migliaccio ad aprile 2017, confermarono che gran parte dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona della stazione ferroviaria riguardasse droga derivata dalla lavorazione della canapa indiana (marijuana e hashish).
L’incisiva e concreta risposta odierna all’annoso problema locale dello spaccio di sostanze stupefacenti da parte delle Istituzioni, si è avuta grazie ad un’indagine portata avanti in sinergica azione tra i Pubblici Ministeri della Procura della Repubblica di Gela ed i militari dell’Arma. Questa mattina una trentina di carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta hanno così dato esecuzione alle sei misure cautelari, emesse dal GIP del Tribunale di Gela che ha pienamente condiviso gli elementi probatori pazientemente raccolti.
SOGGETTI SOTTOPOSTI A MISURA:
La misura coercitiva della custodia cautelare in carcere nei confronti di:
- Salvatore Stamilla, 46 anni, già detenuto a Caltanissetta;
La misura coercitiva degli arresti domiciliari nei confronti di:
- Piero Francesco Frazzitta, 19 anni, a Gela;
- Daniele Nocera, 20 anni, a Gela;
Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria:
- Mirko Greco, 30 anni, a Gela;
- Giuseppe Marangolo, 40 anni, a Gela;
- Gaetano Morello, 32 anni, a Gela.