CALTANISSETTA – “I vaccini funzionano molto bene“. Lo ha detto l’infettivologo Gaetano Scifo, ex primario del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Siracusa, nel corso del XII Congresso della SIMIT (Società taliana di malattie infettive e tropicali) organizzato a Caltanissetta dal primario del Sant’Elia Giovanni Mazzola. “I vaccini evitano per il 77% dei casi il ricovero, per il 93% la Terapia Intensiva e per il 95% la morte“. L’infettivologo si riferisce ai dati pubblicati di recente nel report dell’Istituto Superiore di Sanità.
“Vi è una fascia di soggetti che si infettano anche tra i vaccinati – aggiunge Scifo – ma tra questi ultimi prevalgono delle forme asintomatiche o oligosintomatiche, cioè sostanzialmente benigne. Mentre tutte le forme gravi al momento sono assolutamente prevalenti nella fascia di popolazione non vaccinata“.
Se si guarda invece al report dell’Aifa, gli effetti collaterali, tra cui reazioni anafilattiche, sono 4 per un milione di vaccinati con Pfizer, 2 per un milione di vaccinati con Moderna e Astrazeneca. “Le miocarditi – spiega Scifo – sono 1 caso per milione di soggetti vaccinati, ma un recente studio israeliano ci dice che nella fascia di età tra i 16 e i 29 anni si può arrivare anche a 20 casi di miocardite per milioni di soggetti vaccinati, quindi è sicuramente una complicanza della quale bisogna prendere atto, anche se la stragrande maggioranza di questi soggetti sviluppano forme benigne di miocardite, a rapida risoluzione, senza esiti importanti e dalla gestione piuttosto semplice e non problematica“.
“Per quanto riguardai vaccini a mRna, ovvero Pfizer e Moderna – conclude Scifo – non abbiamo dati sulle trombosi dei seni venosi centrali o su quelle atipiche splancniche. Per i vaccini a vettore adenovirale, e quindi per Astrazeneca e Johnson, sappiamo che in un primo tempo si era detto che i casi fossero 1 su 200 mila, mentre ora si è visto che sono circa 1 per milione di somministrazioni. Se guardiamo agli effetti collaterali riportati nell’ultimo report di Aifa, gli effetti collaterali della seconda dose sono la metà di quelli della prima. Quindi sono le prime dosi a dare più effetti collaterali“.
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