PORTO EMPEDOCLE – Sentenza di primo grado confermata: 14 anni e 6 mesi di reclusione per una lista di accuse che vanno dallo spaccio di droga, agli atti sessuali con minorenni, alla rapina e alla truffa ai danni del Comune di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento: l’empedoclino Luigi Nicastro, 44 anni, personaggio chiave dell’inchiesta “Express Courier”, intercettato al telefono si vantava di andare in giro a spacciare anziché recarsi al lavoro.
Nicastro, beneficiario di un sussidio economico, avrebbe dovuto ricevere i soldi in cambio di una prestazione lavorativa e, invece, secondo quanto avrebbe accertato l’indagine, durante l’orario di servizio per conto del Comune avrebbe spacciato droga.
La sentenza di secondo grado è stata emessa dai giudici della terza sezione della Corte di appello che hanno confermato interamente il verdetto, emesso il 24 aprile dell’anno scorso, dai giudici della prima sezione penale.
L’uomo avrebbe inoltre anche approcciato sessualmente una ragazzina all’interno della sua auto dove gli investigatori avevano sistemato una cimice nascosta. La presunta vittima si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Luigi Troja.
I giudici, che comunque hanno riqualificato i fatti in “atti sessuali con minorenni”, lo hanno condannato a risarcire la vittima, decidendo anche una provvisionale (anticipo del risarcimento del danno, subito esecutivo) di 8 mila euro.
Fonte foto: agrigentonotizie