Appalti truccati, Sebastiano Alesci finisce ai domiciliari

Appalti truccati, Sebastiano Alesci finisce ai domiciliari

AGRIGENTO – È finito agli arresti domiciliari Sebastiano Alesci, ex responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Ravanusa e attuale dirigente del settore Vigilanza del Comune di Licata.

Appalti truccati: i domiciliari di Sebastiano Alesci

Alesci è coinvolto – insieme all’attuale deputato all’Ars Roberto Di Mauro e all’imprenditore Giuseppe Capizzi (che ha rassegnato le dimissioni) – in un caso di turbativa d’asta relativo al maxi appalto da 37 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica di Agrigento.

Lo scorso 14 maggio le Autorità lo avevano fermato in flagranza: durante una perquisizione erano stati rinvenuti circa 20mila euro in contanti. Tuttavia, il giorno seguente è tornato in libertà perché la Procura di Gela — territorialmente competente — non aveva ritenuto configurabile l’ipotesi di flagranza di reato.

Chi sono gli indagati dell’inchiesta

Secondo gli inquirenti, Alesci rappresenterebbe uno degli elementi centrali dell’intero schema corruttivo, insieme al parlamentare regionale Roberto Di Mauro.

L’indagine fa luce su un presunto sistema di assegnazione illecita di commesse pubbliche in cambio di tangenti. Tra gli appalti sospetti figurano: gli interventi sulla provinciale 19 Salaparuta–Santa Margherita Belice, la riqualificazione dello stadio “Dino Liotta” di Licata e i lavori per l’ammodernamento della rete idrica agrigentina, per un importo di oltre 37 milioni di euro, gestiti da Aica.

Finora sono cinque le persone arrestate. Due sono stati trasferiti in carcere:

  • Diego Caramazza, 44 anni;
  • Luigi Sutera Sardo, 58 anni.

Ai domiciliari, oltre ad Alesci, sono finite:

  • Carmela Moscato, 65 anni;
  • sua figlia Federica Caramazza, 36 anni.

Fonte foto Ansa Sicilia