CATANIA- Si è concluso la due giorni di “MedCom Forum in Sanità“, importante forum di origine catanese, con argomento “Quali modelli organizzativi per le malattie infettive nell’area Mediterranea: la Sicilia come Hub“, svoltosi nei locali dell’auditorium “Giancarlo De Carlo” all’interno del Monastero di San Nicolò l’Arena, sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania, ma con spunti di riflessione giunti dall’intero bacino del Mar Mediterraneo, che sia Europeo, Asiatico o Africano.
L’evento è stato organizzato da CerpMed (Centro Studi e Ricerche sulle Relazioni Pubbliche nel Mediterraneo), con il supporto del Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Regione Siciliana, Università degli Studi di Catania, Federsanità, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali, Sita, Società Italiana di Microbiologia, Medici Senza Frontiere, CEFPAS, NCDC Lybia, ARNAS Garibaldi, Comunicazione Pubblica; e con il contributo di alcuni noti sponsor facenti parti di settori affini agli argomenti trattati.
I temi del Forum
Verbo che s’è diffuso nei due giorni di dibattito, è che per quanto si possano contrastare con efficacia le malattie infettive, concretamente esse restano sempre molto temibili; obiettivo posto è che per quanto si possa avere in ogni stato una linea propria, è imprescindibile la collaborazione a livello sanitario fra tutte quante le realtà in essere. Riguardo le malattie infettive, esempio per antonomasia, è da sempre la tubercolosi, piuttosto che le malattie trasmesse per zoonosi (trasmissione da un animale ad un essere umano che sia via diretta o indiretta).
A dare i tradizionali saluti ai numerosi ospiti giunti al convegno ed anche relatori dello stesso, è stata la presidente di Cerpmed Amanda Jane Succi, con l’omologo del comitato scientifico di “MedCom in Sanità” Francesco Santocono, ai quali hanno proseguito quelli del presidente delle comunità islamiche di Sicilia Kheit Abdelhafid ed il responsabile Servizio Dasoe della Regione Siciliana Girolamo Guarnieri.
L’apertura dei lavori da parte del presidente Schifani
“L’emergenza Covid, che ha colpito l’intera comunità internazionale, ci ha portato a riflettere molto sulla pericolosità delle malattie infettive per l’uomo. Ben venga, quindi, questo prestigioso Forum capace di attivare uno scambio proficuo di idee e proposte per giungere a modelli organizzativi idonei ad affrontare con efficacia le emergenze nell’area del mediterraneo”.
Nel corso dei due giorni sono intervenuti una lunga serie di ospiti sia italiani che stranieri, venendo da numerosi paesi.
Le parole del presidente Cerpmed Amanda Jane Succi
“La presenza di molti relatori internazionali, dimostra il grande interesse che ruota attorno agli argomenti trattati in questo convegno. Ovviamente, adesso occorre lavorare insieme per costruire un programma di condivisione che possa durare nel tempo”.
La conclusione del ministro Schillaci
I lavori di conclusione sono stati avviati dal magnifico rettore dell’Università degli Studi di Catania Francesco Priolo e dal ministro della Salute Orazio Schillaci: “La maggior parte dei problemi relativi alla salute, è di natura globale e richiede una soluzione globale. Al recente G7 in Giappone abbiamo condiviso un documento che va in questa direzione. Occorre tenere alta l’attenzione con un approccio sistematico, soprattutto rispetto alle malattie infettive, per le quali serve sostenere la ricerca con finanziamenti adeguati”.