CATANIA – Il comando provinciale di Catania, avvalendosi di una capillare diffusione sul territorio (ove è presente con 9 Compagnie, 2 Tenenze, 61 Stazioni) e dell’efficace “sinergia operativa” con i reparti speciali (R.O.S., Nucleo Antisofisticazione e Sanità, Nucleo Operativo Ecologico e Nucleo Ispettorato del Lavoro), coerentemente agli indirizzi strategici della Prefettura, assicura sia nella città che nei centri minori, tutte le funzioni per garantire l’ordinata convivenza civile e la sicurezza delle comunità.
In tale contesto, nel 2022, i comandi dell’Arma distribuiti su tutta la provincia etnea, attraverso i servizi di prevenzione svolti dalle stazioni carabinieri e dai Nuclei Radiomobili, hanno assicurato il costante supporto e la diuturna vicinanza a cittadini e turisti, esprimendo 42mila pattuglie sul campo, che hanno consentito di identificare 163.307 persone e controllare 107.683 veicoli.
Facendo fronte alle oltre 23mila chiamate giunte direttamente alle Centrali Operative dislocate su tutta la città metropolitana o tramite il 112 N.U.E., i carabinieri hanno quindi impedito la prosecuzione dei reati in corso di consumazione, risolto controversie private o familiari e fornito assistenza ai cittadini in situazioni di disagio o in cerca di un aiuto, offrendo anche semplici consigli e rassicurazioni su come comportarsi in determinate occasioni.
Tra le attività esterne svolte, anche 229 servizi coordinati volti ad assicurare l’ordinato e decoroso svolgimento della “movida”, tanto nei centri storici quanto in periferia, per consentire alla popolazione di ogni fascia d’età, una serena e sicura fruibilità di piazze, zone verdi e aree pedonali.
Un impegno costante è stato rivolto al controllo della circolazione stradale, al fine di tutelare l’incolumità e sicurezza degli utenti, contenere l’incidentalità e disciplinare gli automobilisti più irresponsabili.
Sono state quindi elevate 10.658 sanzioni amministrative, per un ammontare complessivo di oltre 5,6 milioni di euro, in particolare per la mancata copertura assicurativa, l’uso del telefono durante la guida e il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza.
Per quanto attiene al contrasto delle manifestazioni delinquenziali di natura comune, di assoluto rilievo è stato lo sforzo profuso dall’Arma dei Carabinieri di Catania, che in perfetta sinergia con l’Autorità giudiziaria, ha perseguito 28.886 reati, denunciando in stato di libertà 6.121 persone e arrestando 1.947 soggetti.
In tale ambito, una particolare menzione merita la lotta ai fenomeni criminali connessi agli stupefacenti, ai reati predatori, a quelli ambientali e all’indebita percezione del “Reddito di Cittadinanza”.
Nel primo caso, il risultato operativo è di ben 553 arresti, di cui 69 su delega dell’autorità giudiziaria all’esito di indagini e 135 denunce in stato di libertà. Al riguardo, tra le maggiori operazioni portate a termine nell’anno appena passato, giova ricordare “America in Sicilia”, che ha permesso di disarticolare 3 fiorenti piazze di spaccio ubicate a Mascalucia e nel popolare quartiere catanese di San Giovanni Galermo, così come “Tiffany”, con la quale è stata appurata l’esistenza di una associazione per delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti nell’acese, tra cui figuravano elementi contigui al clan mafioso catanese dei Laudani.
Allo stesso modo, anche riguardo al contrasto dei furti e delle rapine, l’Arma ha avviato numerose attività d’indagine, d cui sono scaturite le operazioni “Clone”, grazie alla quale è stato assicurato alla giustizia un gruppo criminale dedito ai furti in appartamento ed alla ricettazione dei proventi, “Idea”, che ha consentito di individuare gli autori di innumerevoli furti di autovetture del gruppo FCA e infine “Testuggine”, che ha portato all’arresto di un nutrito gruppo criminale, autore di una lunga sequela di reati predatori, la cui refurtiva era destinata ad alimentare “mercatino delle pulci” catanese.
Di particolare importanza, vista la gravità del fatto, è stata poi l’individuazione e il fermo (7 ottobre 2022) dell’autore di una violenta rapina avvenuta tra la notte del 4 e 5 settembre 2022 a Castel di Iudica, dopo la quale, a causa delle percosse, era deceduto il padrone di casa, Salvatore Laudani.
L’attenzione per l’ambiente e la costante dedizione in sua difesa, ha consentito invece ai carabinieri di denunciare 15 individui per reati ambientali, per aver adibito i propri terreni agricoli a discarica abusiva di rifiuti speciali.
Per quanto concerne infine l’esito dell’attività di controllo sulla legittima elargizione del beneficio del “Reddito di cittadinanza”, il comando provinciale di Catania, in collaborazione con il Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Catania, ha denunciato 639 persone, che hanno indebitamente percepito somme di denaro pubblico mediante false attestazioni, per un ammontare complessivo di oltre 4,85 milioni di euro.
Di particolare rilevanza, in tale contesto investigativo, sono stati alcuni accertamenti delegati dalla Procura Distrettuale etnea, che nell’aprile scorso hanno consentito l’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo delle carte del Reddito di Cittadinanza nei confronti di 76 soggetti (tra questi anche alcuni “uomini d’onore”), individuati quali indebiti percettori.
In tema di lotta alla criminalità organizzata, le continue manovre investigative poste in essere dal comando provinciale di Catania hanno permesso di colpire trasversalmente la quasi totalità dei “clan” tuttora attivi nell’area catanese e di raccogliere “tasselli” preziosi per la comprensione delle attuali dinamiche malavitose.
Sono quindi stati arrestati oltre 80 soggetti tra elementi di spicco ed affiliati ai vari sodalizi criminali, nonché sequestrati, sottraendoli alla disponibilità delle consorterie mafiose, 273 armi tra pistole, fucili e coltelli, più di 164 chilogrammi di sostanze stupefacenti e beni patrimoniali per un valore di oltre 7,3 milioni di euro.
Tra le operazioni antimafia di maggiore rilievo che hanno interessato l’anno appena concluso, vanno sicuramente evidenziate:
- “Sangue Blu”, che ha consentito, tra l’altro, di individuare il Responsabile Provinciale della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano;
- “Agorà”, sviluppata dalla Sezione Anticrimine – ROS di Catania, che ha disvelato le criticità, i nuovi rapporti di forza e gli equilibri tra le consorterie di Cosa Nostra operanti a Catania, Caltagirone e Siracusa, ossia le famiglie Santapaola-Ercolano, La Rocca, di Ramacca e il clan Nardo, documentandone le attività illecite;
- “Terra Bruciata”, che ha fotografato le evoluzioni delle dinamiche associative e i traffici illegali del clan “Laudani” nel randazzese, accertando le interferenze mafiose del gruppo malavitoso dei “Sangani” in occasione delle elezioni del 2018 del Comune di Randazzo.
Sempre in relazione al contrasto alla criminalità organizzata, nel corso dell’anno sono state ulteriormente chiarite le dinamiche criminali sottese ad alcuni omicidi, come quello di Marco Leonardo (2016) e di Francesco Calcagno (2017), i cui approfondimenti investigativi hanno portato all’arresto di un Assessore del Comune di Palagonia.
Sono stati infine catturati due esponenti di spicco di altrettanti gruppi mafiosi, entrambi ricercati poiché responsabili di traffico di stupefacenti, ovvero Salvatore Scavone, all’epoca reggente del gruppo Nizza della famiglia Santapaola/Ercolano, decisosi a collaborare con la giustizia dopo l’arresto e Antonino Trentuno, elemento di spicco del gruppo di San Cocimo della medesima famiglia, individuato fuori dalla Sicilia anche grazie al sinergico scambio informativo con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.
L’impegno dell’Arma in tale settore si è poi sviluppato anche attraverso le attività di prevenzione del condizionamento mafioso nell’economia legale. Al riguardo, è stato avviato un monitoraggio preliminare degli investimenti e delle progettualità connessi ai finanziamenti che giungeranno nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – P.N.R.R., al fine di scongiurare qualsiasi tipo di infiltrazione.
La massima attenzione dell’Arma è stata inoltre posta al grave fenomeno della violenza di genere, riguardo al quale è stata registrata una rinnovata fiducia delle vittime a rivolgersi alle Stazioni carabinieri.
Nel corso dell’ultimo anno, i carabinieri hanno infatti acquisito più di 500 denunce, consentendo ai militari di ottenere sempre maggiori risultati nello specifico settore, con oltre 90 arresti in flagranza, 516 denunce in stato di libertà e 220 misure cautelari eseguite su disposizione dell’autorità giudiziaria.
In tale ambito, merita di essere evidenziata la collaborazione dell’Arma con l’Associazione Soroptimist International – Club di Catania, per la realizzazione di due stanze dedicate all’accoglienza di chi ha subito delle violenze di genere, inaugurate il 25 novembre 2016 ed il 25 novembre 2022, rispettivamente presso le Stazioni carabinieri di Catania Piazza Verga e di Mascali, luoghi in cui numerose donne hanno trovato il coraggio di dire basta alla violenza.
Non solo contrasto ai reati ma anche vicinanza al cittadino, al fine di rendere più solido il vincolo che lega l’Istituzione alla popolazione che è chiamata a servire.
In tale ambito, sono state organizzate una serie di iniziative volte al rafforzamento ed alla diffusione della “Cultura della Legalità”, soprattutto tra i più giovani.
Un investimento per il futuro realizzato attraverso numerose attività didattiche e incontri con gli studenti delle scuole della provincia di ogni ordine e grado, durante i quali i carabinieri sono saliti in cattedra per fornire consigli e illustrare i peculiari aspetti della propria organizzazione.
Una corsia preferenziale è stata poi riservata alle iniziative a tutela dei cittadini più vulnerabili. In tal senso, l’Arma di Catania ha promosso una serie di incontri che si sono tenuti – e continueranno a tenersi – presso le parrocchie, i centri di aggregazione e nelle RSA della provincia etnea, per sensibilizzare i partecipanti sui pericoli connessi alle truffe ai danni delle persone anziane.
In particolare, i carabinieri hanno evidenziato la necessità di tenere sempre alta la guardia attraverso l’osservanza di alcuni semplici ma efficaci consigli, che sono stati compendiati in un vademecum, tato diffuso capillarmente anche mediante gli organi di stampa.