SICILIA – Come ufficializzato dal Ministero della Salute lo scorso venerdì, da oggi la Sicilia torna in zona gialla. Tra le ultime ad abbandonare le restrizioni, la prima in assoluto a rivestirsi di giallo: è il triste destino dell’Isola più grande del Mediterraneo, prima per nuovi contagi e ricoveri da diverse settimane.
“È la conferma che il virus non è ancora sconfitto e che la priorità è continuare a investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi”, sono state le parole pronunciate dal ministro Speranza dopo la pubblicazione dell’Ordinanza.
La Sicilia in zona gialla è una sconfitta per tutti, tranne per lui: il “nemico invisibile”. Purtroppo, questo è il prezzo da pagare per un’estate quasi del tutto priva di regole e con un flusso di arrivi e partenze decisamente superiore rispetto a molti altri luoghi.
Sicilia zona gialla, cosa cambia? Le nuove regole
Con l’accelerazione della campagna vaccinale contro il Covid, sono cambiati i parametri per definire i “cambi di colore“. E con essi anche le “regole” da seguire in ciascuna fascia di rischio.
Quali saranno le novità da oggi? Non molte, in realtà. Delle regole da seguire, però, ci saranno. Ecco le principali:
- torna la mascherina all’aperto. Con il caldo e con l’arrivo della zona bianca era andata via (tranne in caso di assembramenti), ma ora purtroppo è destinata a tornare, anche e soprattutto in luoghi pubblici affollati. L’obbligo non vige per chi fa sport, i bambini sotto i 6 anni e le persone con patologie incompatibili con l’uso della mascherina.
- Per quanto riguarda i ristoranti, rimangono in vigore le regole relative al Green Pass: obbligatorio all’interno, non necessario per l’esterno. Dovrebbe essere ripristinato, però, il limite di 4 commensali a tavola per persone non conviventi (per avere conferma, si attende la pubblicazione delle FAQ aggiornate del Governo).
- Per quanto riguarda cinema, teatri, stadi, palestre, parchi tematici e divertimento, le regole sono le stesse della zona bianca (si accede, quindi, con Green Pass). La capienza per spettacoli in cinema, teatri e stadi, però, sarà del 50% all’aperto e del 35% al chiuso.
- Per gli impianti sportivi, la capienza massima sarà del 25% (con un limite massimo di 2.500 spettatori all’aperto e 1.000 al chiuso).
- Niente coprifuoco, unica nota positiva in mezzo a una serie di restrizioni. Non si prevedono neanche limitazioni specifiche per le visite ad amici e parenti, anche se si raccomanda la massima prudenza.
- Non si conoscono, al momento, le novità per quanto riguarda gli eventi. Sembra, però, che non ci siano regole differenti rispetto alle disposizioni già in vigore.
- Sul fronte spostamenti, non ci sono limitazioni specifiche: passare da un Comune all’altro o da una Regione all’altra, al momento, non presenta difficoltà. Naturalmente gli spostamenti sono liberi anche per raggiungere le seconde case. Si ricorda, però, che dal primo settembre il Green Pass sarà obbligatorio per i mezzi di trasporto a lunga percorrenza.
- Rimangono chiuse, come in tutta Italia, le discoteche. Per le altre attività commerciali, invece, non sono previste chiusure in zona gialla.
La zona gialla, la polemica e i nodi da sciogliere
Inutile dire che l’ingresso dell’isola nella fascia di rischio moderata ha generato delle polemiche. C’è chi, naturalmente, si preoccupa per le conseguenze economiche (in particolare sul fronte turismo e ristorazione), chi per l’aumento quasi incontrollato dei contagi e (soprattutto) dei ricoveri e chi, invece, cerca un “colpevole“ per questo “fallimento”.
Il mese di settembre è un momento importante sul fronte della vita sociale ed economica in Sicilia. Ripartono le scuole, in genere si celebrano numerosi matrimoni e tanti approfittano delle ultime belle giornate per una vacanza prima del rientro ufficiale dalle ferie.
La notizia dell’ingresso della Sicilia in zona gialla ha già cambiato i progetti di molti e lo conferma l’allarme lanciato dagli esperti del settore turistico, della ristorazione e degli eventi. Addio alle tavolate estive, alle ferie in libertà, agli incontri con molti amici… Tutte cose che qui sono sempre molto comuni e frequenti.
I nodi da sciogliere sono sicuramente tanti. Sono sconosciuti gli effetti del rientro dalle vacanze, le sorti degli studenti, l’impatto economico della zona gialla nel giro di alcune settimane. La speranza è quella di vedere la situazione migliorare, con una riduzione di contagi e ricoveri e senza grossi drammi sul fronte economico. E, soprattutto, l’obiettivo è quello di riprendere le redini della situazione prima di un eventuale passaggio in zona arancione, che porterebbe inevitabilmente a nuove restrizioni più pesanti e dannose.
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