Covid e sport, mondo del calcio segnato dai contagi: dove e quando hanno inciso

Covid e sport, mondo del calcio segnato dai contagi: dove e quando hanno inciso

Il Coronavirus, oltre ad aver cambiato la vita e le abitudini di ognuno di noi, dal lavoro, alla scuola, al divertimento, ha avuto e continua ad avere un peso anche all’interno del mondo dello sport, in particolar modo nel mondo del calcio. Dalle serie maggiori a quelle minori non c’è una realtà che non ne sia stata colpita. Basti pensare che gli sport dilettantistici sono stati vietati dal Premier Conte dopo l’ultimo Dpcm nazionale. L’inizio del campionato di calcio 2020\2021 è stato segnato inevitabilmente dal Covid. Le squadre, dalla Serie A alla C, sono state costrette a rinviare partite, in alcuni casi a perderle a tavolino e in altri a giocare senza componenti importanti della rosa risultati positivi al tampone. Non tutti i casi, però, hanno avuto lo stesso peso nell’economia delle compagini colpite dalle ondate di contagi.

Il campionato di Serie A è iniziato con non poche sorprese e disagi. Dalle difficoltà di Juve e Lazio, alle soprese Milan, Napoli e Sassuolo. Il Covid, in tal senso, non è passato in secondo piano, ma anzi, è stato un importante fattore nell’indirizzare l’ago della bilancia verso certe situazioni di campo. Tra chi ne ha risentito di più per i contagi all’interno del gruppo squadra c’è sicuramente la Juventus. Cristiano Ronaldo è risultato positivo al Covid e la sua assenza è risultata decisiva nelle ultime tre partite. Due pareggi assolutamente evitabili contro Verona e Crotone e la sconfitta, senza se e senza ma, contro il Barcellona in casa (oltre al mancato incontro con Messi dopo l’addio al Real).

La mancanza del portoghese si è fatta sentire soprattutto in zona gol e la Juve, anche a causa di ciò, ha perso punti importanti tra campionato e Champions. Ancora più difficile la situazione della Lazio, che oltre a un inizio infelice di campionato, ha dovuto fare i conti con alcuni casi positivi riscontrati dalla Uefa prima della partita col Brugge di mercoledì 28 ottobre. Il club romano non ha comunicato alcun nome, ma nell’11 titolare non hanno presenziato alcuni tra i pezzi più pregiati della rosa, come Immobile e Luis Alberto. Il risultato? Un 1-1 che sta stretto ai biancocelesti, reduci in Champions dall’importante vittoria casalinga contro il Borussia Dortmund, partita nella quale proprio l’assente Immobile è andato a segno.

Grattacapi anche per il Genoa, protagonista di un vero e proprio focolaio con ben 14 positivi e una serie di partite in cui la squadra ligure è stata costretta a schierare quasi l’intera primavera. Attualmente i positivi del grifone sarebbero 9 e i 4 punti in 5 partite non fanno sorridere di certo società e tifosi. Una situazione che, in qualche modo ha coinvolto pesantemente il Napoli, dato che i positivi genoani sono emersi dopo la partita contro i partenopei e hanno contagiato Zielinski ed Elmas. Dato ancora più importante, il Napoli, a causa della situazione positivi e di presunte comunicazioni dell’Asl, non si è presentato a Torino contro la Juve, che, da protocollo è scesa in campo. La giustizia sportiva ha decretato la vittoria a tavolino della Juventus e un punto di penalizzazione per i campani.



C’è però chi non ha risentito delle importantissimi assenze causate dai contagi. È il caso del Milan, che si è visto privato della sua stella, Zlatan Ibrahimovic. Nonostante ciò, i milanesi sono ancora imbattuti tra campionato ed Europa League e sono, al momento, ancora in testa alla classifica.

Nei campionati minori, grave situazione di focolaio all’interno della squadra del Palermo. Diciannove positivi, tra staff e giocatori, e virus che ha attaccato pure l’Under 17. Sono quattro le partite rinviate dei rosanero nel campionato di Serie C: Turris, Catanzaro, Potenza e Viterbese.

Immagine di repertorio