FAVIGNANA – “All’una e trenta della scorsa notte il gigante buono, il figlio del mare si è arreso“. È così che la famiglia di Gioacchino Cataldo ha annunciato la morte, dopo una breve malattia, dell’ultimo rais della mattanza di Favignana.
Nato 76 anni fa sull’isola delle Egadi, Iachino, come veniva chiamato, per oltre 30 anni è stato l’anima della tonnara, ricoprendo per 11 anni il ruolo di “rais” (capo) fino al 2007, anno dell’ultima storica mattanza, la tradizionale pesca dei tonni.
Gigante buono perché uomo dalla mole imponente (era alto quasi 2 metri per un peso di circa 130 chili), figlio del mare perché suo profondo conoscitore e, in particolare, della pesca del tonno tramite l’utilizzo di tonnare fisse di derivazione araba di tradizione millenaria. Una conoscenza che gli ha permesso di svolgere un importante ruolo per la divulgazione delle tradizioni e dei segreti legati al mare.
Nel 2006 era stato inserito tra i “Tesori Umani Viventi” del Registro Eredità Immateriali della Sicilia, un documento predisposto dalla Regione Siciliana per preservare le ricchezze immateriali dell’isola, motivo per il quale è stato spesso citato come “Patrimonio culturale”.
“Gioacchino ci lascia e va via con la solarità che lo ha sempre contraddistinto: regalando un ultimo sorriso a tutte le persone che in questi giorni sono passate a salutarlo o che lo hanno cercato al telefono; la mente lucida, il corpo martoriato dalla malattia – scrive così la famiglia sulla pagina Facebook dedicata all’ultimo capo dell’isola delle Egadi – .Gioacchino Cataldo, il Rais, saluta la sua Favignana e se ne va portando con sé un pezzo di storia di questa bellissima isola che lui ha amato con tutto il suo cuore“.
Fonte foto: Instagram – Corrado Fortuna