Bob Marley, la libertà come stile di vita

Bob Marley, la libertà come stile di vita

Se fosse stato in vita avrebbe, qualche giorno fa, compiuto 72 anni. Ma la vita ha le sue regole e anche senza volerlo in qualche modo, siamo costretti a rispettarle. ROBERT NASTA MARLEY, per gli amici e poi per i fans in tutto il mondo BOB, nasce a NINE MILE, un piccolo villaggio della Giamaica, tempio del reggae dove l’artista è sepolto, il 6 febbraio 1945. Nato dall’unione tra padre britannico e madre giamaicana, fu vittima di pregiudizi razziali da giovane tanto che fu costretto ad imparare l’autodifesa.

Spinto dalla vocazione per la musica a soli 17 anni, scoprirà di voler diventare un rasta e che la vita da semplice saldatore in una fabbrica non può colmare il vuoto che sente dentro. NEVILLE O’RILEY LIVINGSTON, per gli amici “BUNNY”, ha del magico in tutto questo. Dotato di grande intuito artistico, capisce che BOB non era solo un ragazzino con la testa per aria, ma che era destinato a diventare qualcosa di più. Bob si appassionerà alla musica e al canto e Bunny ha la chiave giusta per introdurlo nei canti gospel e nel mondo degli strumenti a corda. E che strumenti! I due erano talmente poveri che non avevano i mezzi per comprare una chitarra cosi ricavavano la cassa di risonanza da una scatola di sardine, un manico di bamboo per l’impugnatura e dei fili elettrici come corde. Ma questo non impedì ai due amici di entrare in contatto con la musica: infatti, grazie ad un vecchio apparecchio radiofonico, riuscirono ad ascoltare RHYTHM & BLUES di artisti come RAY CHARLES e anche ELVIS PRESLEY. Con questo mix BOB si creava la sua cultura musicale.

Nel 1964 dà vita al suo primo gruppo: “THE WAILERS”, formato dallo stesso Bunny Livington e da un ancora sconosciuto PETER TOSH. Divenuto il leader, incisero brani di successo come GET UP STAND UP e l’ormai celebre I SHOT THE SHERIFF. Si scioglieranno nel 1974 dove, ognuno di loro partì per intraprendere la carriera da solista seguendo la propria stella. BOB aveva la sua.

Ed ecco che nel 1975 BOB MARLEY irruppe sul mercato internazionale col suo primo storico singolo NO WOMAN NO CRY, seguito dal successo di RASTAMAN VIBRATION che rimase per ben 4 settimane NELLA TOP TEN della billborad charts degli STATI UNITI. Trasferitosi in Inghilterra trova l’ispirazione per registrare album come EXODUS e KAYA, lavori che includevano brani come JAMMIN, ONE LOVE, WAITING IN VAIN. Nel 1980 il disco UPRISING segna la fine della produzione di BOB MARLEY. Si tratta di un disco pregno di significato religioso che contiene brani come REDEMPTION SONG.

La sua musica è fortemente dedicata al tema della lotta contro l’oppressione politica e razziale e all’invito all’unificazione dei popoli di colore come unico modo per raggiungere la libertà e l’uguaglianza, tema che stava particolarmente a cuore a BOB, tanto da diventare un leader politico, spirituale e religioso.

Si spegne nel 1981 a causa di un melanoma al piede destro regalando al mondo intero parole come queste: “EMANCIPATE YUORSELVES FROM MENTAL SLAVERY, NO ONE BUT OURSELVES CAN FREE OUR MINDS…” “EMANCIPATE VOI STESSI DALLA SCHIAVITÙ’ MENTALE NESSUNO A PARTE NOI STESSI PUÒ’ LIBERARE LA NOSTRA MENTE…”