Forse non tutti sanno che la festa di Halloween non nasce in America, ma ha origini antichissime rintracciabili in Irlanda, quando quest’ultima era dominata dai Celti. Halloween corrisponde infatti a Samhain, il capodanno celtico. Quando l’Irlanda fu invasa dai Romani fu anche convertita al cristianesimo.
La Chiesa, quindi, ha iniziato a consacrare le festività dei celti (tra cui lo Samhain) ma bisognava farle coincidere con un giorno santificato dalla Chiesa. Così, il capodanno celtico fu associato alla commemorazione dei martiri della fede cristiana e di tutti i santi che – fino all’835 d.C. – veniva celebrata in giorni diversi a seconda della decisione di ogni singola diocesi. Soltanto con papa Gregorio IV, proprio nell’835 d.C., la commemorazione venne unificata al 1 novembre con il nome latino “dies festum in omnium Sanctorum” (Ognissanti in italiano) che poi è diventato in inglese All Hallows Day.
Da questo termine deriva Halloween: all e day vennero tolti mentre fu aggiunta la desinenza -een: secondo alcuni da even = vigilia, abbreviato in een, secondo altri da eve = sera con l’aggiunta di una n. Entrambe le etimologie sono comunque valide, dunque Halloween sta ad indicare la vigilia serale di Ognissanti. Intorno all’anno 1000 d.C., la Chiesa ritenne opportuno commemorare anche i defunti non beati e le anime del Purgatorio che non erano state incluse nel ricordo del 1 novembre; per questa seconda celebrazione venne quindi scelta la data del 2 novembre.
Alla sera di Halloween viene ricondotta la parte profana della festa: le divinità celtiche vennero infatti associate a quelle demoniache cristiane e il mondo sotterraneo del primo fu paragonato all’inferno del secondo. Molti enti supremi celtici si trasformarono nell’ideologia cristiana in streghe, diavoli, gnomi, elfi e hobbit che strapperebbero le anime dei viventi al dio cristiano per condannarle all’infermo. Molta gente, inoltre, crede che proprio nella notte di Halloween sia più intensa la presenza e l’attività di esseri sovrannaturali.
Spinti dall’emigrazione verso il Nuovo Mondo, gli irlandesi hanno poi impiantato le loro tradizioni e credenze popolari – durante il periodo medievale – anche negli Stati Uniti d’America. Halloween si è così sviluppato esponenzialmente raggiungendo un’enorme popolarità, soprattutto nel Novecento e già dopo la Prima Guerra Mondiale. Tutti i partecipanti alla festa da quel momento, ogni 31 ottobre scendono per le strade in grandissime manifestazioni di balli e musica, agghindati secondo la tradizione celtica e indossando i panni e le maschere di streghe, fantasmi, zombie e personaggi demoniaci.
La moda di Halloween si è però allargata ulteriormente andando a coinvolgere anche il Giappone, le due Coree, la Nuova Zelanda, l’Australia e le Filippine, fino a lambire (se pur in maniera ridotta) anche la Cina e l’India.
La “notte delle streghe”, come viene anche nominato Halloween, è una notte dove tutto può accadere. Indipendentemente dal credo religioso, infatti, molte persone e molte associazioni religiose americane sono convinte del fatto che durante la notte del 31 ottobre si commettano azioni delittuose, sequestri di bambini e anche sacrifici umani. Su questi pensieri ha fatto leva negli anni il mondo cinematografico di Hollywood che, ogni anno nel periodo del capodanno celtico, propone in tutto il mondo film horror e thriller dove gli esseri demoniaci diventano protagonisti e dove le esecuzioni, i roghi e le torture occupano un ruolo centrale.
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