SIRACUSA – È uno spaccato inquietante quello emerso da un’attività di indagine portata a termine dai carabinieri della Stazione di Cassaro in collaborazione con i colleghi del Nucleo Ispettorato del lavoro di Siracusa.
I militari hanno passato al setaccio le richieste di reddito di cittadinanza presentate dai residenti di alcuni dei comuni montani della provincia, rilevando illeciti da parte di 9 beneficiari. Sebbene il numero possa apparire esiguo, se posto a confronto con la popolazione residente dei predetti comuni e con le domande presentate, restituisce un risultato che fa riflettere.
Oltre il 30% delle domande di reddito di cittadinanza era supportato da false attestazioni che i carabinieri hanno rilevato al termine di un lavoro puntuale, attraverso l’incrocio dei dati con le informazioni presenti nelle banche dati di vari enti pubblici.
I militari hanno accertato in alcuni casi false dichiarazioni di residenza, in altri, la totale assenza di consumo di energia elettrica o di produzione di rifiuti, segnali inequivocabili della fittizia residenza fornita per giustificare la richiesta del beneficio. I 9 sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Siracusa.