SICILIA – Il ritorno tra i banchi di scuola è ormai alle porte. Per gli studenti è tempo quindi di fare i conti con il rientro tra le mura scolastiche.
Un momento delicato, soprattutto per i più piccoli che necessitano infatti di un supporto adeguato da parte dei genitori. Riuscire a controllare l’entusiasmo, da un lato, e la tensione, dall’altro, si rivela fondamentale per vivere il rientro a scuola con serenità.
Il decalogo degli esperti Sipps
Proprio per offrire ai genitori delle linee guida utili per il rientro dei figli, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) ha stilato un decalogo a cui fare riferimento.
- Regolare il ritmo del sonno
- Fare una colazione sana
- Organizzare lo zaino nel modo giusto
- Spingere i bambini a esprimere i propri sentimenti e a parlarne
- Sottolineare l’importanza dell’attività fisica
- Coinvolgere i bambini nei preparativi che precedono il rientro
- Avere una routine stabile
- Spiegare l’importanza di coltivare le amicizie
- Instaurare un dialogo con gli insegnanti
- Mostrarsi flessibili di fronte agli imprevisti
La parola alla dottoressa Carla Pollicino
“Tutti gli aspetti consigliati dalla Sipps per favorire un piacevole rientro a scuola sono tra di loro connessi e di fondamentale importanza“, ha spiegato la psicologa Carla Pollicino.
Sonno e cibo
“Il sonno e il cibo, ad esempio, rappresentano il modo attraverso cui il nostro corpo recupera e raccoglie le energie di cui ha bisogno per affrontare la giornata. La gradualità è il segreto attraverso cui ripristinare una routine del sonno più adatta ai ritmi scolastici dopo la lunga pausa estiva: ogni sera si può anticipare di 15/30 minuti l’orario della buonanotte per ritornare a quello pre-vacanze evitando che il cambio di orario venga percepito dai bambini come troppo netto ed improvviso“.
“L’orario della sveglia mattutina – ha spiegato – deve tener conto dei tempi necessari per fare una colazione sana e dare così al corpo quella carica in più: scegliere con cura ciò che mangiano i bambini influenza il tipo di energie che avranno a disposizione. È utile orientarsi su cibi proteici (es. yogurt) e non troppo zuccherati (es. brioscine) che consentiranno di arrivare a metà mattina più concentrati e non distratti dai morsi della fame“.
La preparazione dello zaino
“Aiutare il bambino a preparare lo zaino per il giorno dopo rappresenta una buona abitudine che gli consente di avere un ruolo più attivo e di essere consapevole e preparato in qualche modo a quello che dovrà affrontare l’indomani. È inoltre un piccolo gesto nella costruzione della sua autonomia“.
Saper esprimere le emozioni
“Parlare delle proprie emozioni e soprattutto avere qualcuno che li ascolti è di fondamentale importanza per i bambini: possono rielaborare quanto accadutogli a scuola, sia le cose piacevoli che le cose meno piacevoli, e comprendere che in entrambi i casi c’è qualcuno con cui potersi confrontare e da cui eventualmente ricevere consigli su cosa provare a fare di diverso il giorno dopo“, ha aggiunto la dottoressa.
“Mens sana in corpore sano“
“L’attività fisica, soprattutto se di gruppo, aiuta molto la socializzazione, insegna l’importanza di rispettare certe regole quando si è insieme agli altri, favorisce la cooperazione e favorisce la produzione di endorfine che aiutano a stare meglio, ridurre la tensione accumulata durante la giornata scolastica e favorire la concentrazione. Perché “mens sana in corpore sano”, mente e corpo si influenzano reciprocamente e dare il giusto spazio ad entrambi garantisce un equilibrio“.
La routine e la flessibilità di fronte agli imprevisti
“Tutte queste buone abitudini, contribuiscono alla costruzione di una buona routine che consente di abbassare l’ansia che il bambino potrebbe manifestarsi di fronte ad un nuovo inizio e rappresentare un punto saldo nella gestione degli imprevisti della quotidianità. Esse rappresentano inoltre delle buone abitudini che se acquisite fin da piccoli ci si porterà più avanti nella vita influenzando il senso di autoefficacia”.
Il rapporto con i coetanei e con gli insegnanti
“Stringere amicizie, parlare con gli insegnanti, parlare delle proprie emozioni, tutto ciò favorisce la rappresentazione dell’imprevisto non come ostacolo ma come opportunità di crescita e di apprendere un modo diverso e flessibile di affrontare le situazioni“.
“Gli insegnanti rappresentano le persone con cui i bambini trascorrono buona parte della giornata e da cui apprendono non solo nozioni accademiche ma anche approcci alla vita. Per questo è importante – conclude la psicologa – che sia i genitori che i bambini stessi li considerino come figura di riferimento con cui potersi confrontare su questioni scolastiche e non“.