SICILIA – Si trovano nuovamente a fare i conti con l’emergenza cenere vulcanica i Comuni della fascia orientale della Sicilia dopo la forte eruzione di ieri, sabato 23 ottobre.
A causa dell’enorme quantità di materiale espulso dal vulcano etneo, iniziano ad arrivare i primi provvedimenti in alcune località di Catania e Messina per preservare la sicurezza dei cittadini.
Le scuole chiuse in Sicilia
A Taormina, dove la coltre di cenere ha ricoperto le vie principali e il Teatro Antico, il sindaco Mario Bolognari ha disposto la chiusura, a partire da oggi domenica 24 ottobre, dei “cimiteri civici Taormina centro e Trappitello“. Un “blocco” che interessa anche la situazione relativa al maltempo di queste ore.
Cancelli chiusi anche a parco Florence Trevelyan e alla villa comunale, mentre per domani, lunedì 25 ottobre, viene ordinata la chiusura “di tutte le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado e dell’asilo nido, ricadenti nel territorio del Comune di Taormina“.
Non meno difficile la situazione a Piedimonte Etneo, in provincia di Catania, dove il primo cittadino Ignazio Puglisi ha reso ufficiale la decisione di chiudere “le scuole, di ogni ordine e grado, per il 25, 26 e 27 ottobre, per consentire lo svolgimento dell’attività di raccolta e di messa in sicurezza del territorio comunale“.
Anche a Catania, come comunicato dall’amministrazione etnea, gli istituti scolastici rimarranno chiusi a causa delle preoccupanti condizioni meteorologiche previste per domani.
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