SCICLI – I carabinieri della tenenza di Scicli, in provincia di Ragusa, hanno arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari un giovane modicano per furto con strappo aggravato e lesioni personali gravi.
L’operazione dei militari dell’Arma ha tratto spunto da un grave episodio delittuoso avvenuto a Pozzallo il 24 giugno dello scorso anno, quando una donna di quasi 80 anni fu scippata di sera della propria borsa da due soggetti, e la forza del malfattore scaraventò a terra la donna tanto da cagionarle lesioni sia alla testa che agli arti, giudicate guaribili in 25 giorni. Sul momento, era presente un sottufficiale dei carabinieri in servizio alla stazione di Pozzallo, che, libero dal servizio e disarmato stava passeggiando con la famiglia. Il maresciallo appena osservata la scena non ha esitato a soccorrere immediatamente la donna e successivamente porsi all’inseguimento del malfattore che fu arrestato e condotto nel carcere minorile di Catania. Il minore diede alcune indicazioni sul complice che lo aveva accompagnato con un motociclo, ma, in realtà, le indagini svolte sotto il coordinamento della procura iblea, dirette dal pubblico ministero, Giulia Bisello, hanno dimostrato che si era trattato di un’indicazione falsa e che tentava di depistare dal reale malvivente.
I carabinieri di Scicli stavano svolgendo attività d’intercettazione telefonica per altri reati, ma hanno captato diverse conversazioni utili ai fini della ricostruzione dell’episodio, e hanno anche svolto un’accurata analisi dei tabulati dell’aggancio delle celle telefoniche da parte degli indagati. In sostanza il minore aveva sottratto il motociclo di proprietà della madre per recarsi insieme al sodale e amico modicano a Pozzallo, con l’intento di compiere un fatto delittuoso, e, successivamente i contatti captati hanno confermato una collaborazione criminale molto stretta tra i due giovani.
Il gravissimo episodio è stato quindi scoperto in tutti i suoi contorni e i suoi protagonisti, grazie al certosino lavoro svolto dai carabinieri di Scicli che hanno raccolto gravi e concordanti indizi sul giovane complice modicano, e il giudice per le indagini preliminari ha, peraltro, sottolineato che l’episodio sorga da una voglia di fare del male e compiere delitti per rabbia e per sfogare i propri istinti, tanto da aver gravemente colpito una donna anziana in stato di minorata difesa.
I militari hanno arrestato A. G., modicano di 22 anni, e il minorenne è giudicato in un procedimento connesso presso la Procura dei Minori di Catania.
L’episodio sottolinea non solo il coraggio e l’impegno assoluto del maresciallo che è intervenuto libero dal servizio, ma anche la caparbietà e la stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Ragusa per identificare di autori di gravi delitti contro persona e patrimonio.