“Tu si que vales”, chi è il siciliano che ieri ha fatto piangere Gerry Scotti

“Tu si que vales”, chi è il siciliano che ieri ha fatto piangere Gerry Scotti

PALERMO – Si chiama Pietro Failla il concorrente di “Tu si que vales“, originario di Palermo, che ieri sera è volato in finale, facendo commuovere Gerry Scotti. La scena è stata mandata in onda nella puntata di ieri sera e ha colpito molti telespettatori.

L’esibizione di Pietro Failla

Il concorrente siciliano si è presentato al programma come cameriere che serve i clienti ballando, sulle note di “Italodisco“. La sua performance non ha particolarmente convinto i giudici, soprattutto Rudy Zerbi, ma è stata sufficiente a fare breccia nel cuore di Gerry che lo ha selezionato per la sua Scuderia.

Se in un primo momento in Gerry era possibile notare il solito atteggiamento ironico e spiritoso, a un certo punto c’è stato un vero e proprio cambio di rotta. Il tutto è cominciato da un commento di Maria De Filippi che, a seguito di un abbraccio tra Gerry e il concorrente, ha affermato riferendosi al collega: “Ti interrompo solo per farti notare che il nuovo arrivato si è commosso dopo il tuo abbraccio“.

Nel frattempo Maria ha chiesto incuriosita quale fosse il motivo della commozione del siciliano, che però ha preferito restare in silenzio. È stato in quel momento che sul volto Gerry, colpito dalla reazione di Pietro Failla, sono scese le prime lacrime. In quell’occasione il giudice si è lasciato andare a un vero e proprio pianto, decisamente diverso dai soliti momenti di commozione che i telespettatori sono abituati a vedere sul suo viso. “Questa è l’Italia che ci piace“, si è limitato a commentare Gerry.

A riprendere in mano la situazione è stata Maria che a un certo punto ha chiesto: “Volete che metta ‘Italodisco’ per tirarti un po’ su? Mettiamola“. Proprio poco prima di ballare, Sabrina Ferilli ha domandato: “Gerry, perché piangi così? Voglio saperlo, è successo qualcosa“. Scotti ha risposto così, ancora un po’ scosso dalle emozioni vissute poco prima: “Non lo posso raccontare“.