“Pesce d’Aprile” tra leggende e storia: ecco come sono nati gli scherzi

“Pesce d’Aprile” tra leggende e storia: ecco come sono nati gli scherzi

PALERMO – Dal momento che la Pasqua cristiana si celebra la domenica successiva alla prima luna piena di primavera, può cadere in un arco di 35 giorni: dal 22 marzo al 25 aprile. Il legame col calendario lunare deriva dal fatto che la Pasqua cristiana trae origine dalla Pesach (o pesah), cioè la Pasqua degli ebrei, in coincidenza della quale sarebbe avvenuta la Passione di Cristo.

Mentre nel 2017 la Pasqua cattolica (16 aprile) coincise con quella ebraica (11-18 aprile), quest’anno l’associazione deve essere necessariamente fatta con il pesce d’aprile cadendo, appunto, domenica 1 aprile. Ma da dove deriva questa espressione?

Le origini del pesce d’aprile non sono certe, anche se sono state proposte diverse teorie. Prima dell’adozione del calendario Gregoriano, nel 1582, il Capodanno era celebrato tra il 25 marzo (la vecchia data dell’equinozio di primavera al posto dell’odierno 21) e il 1 aprile. Una delle ipotesi più accreditate vuole dunque che, a seguito del cambiamento di calendario, non tutti si abituarono alla modifica e vennero quindi additati come gli “sciocchi d’aprile” . Da qui l’origine burlesca dell’1 aprile.

In Europa, i festeggiamenti del primo d’aprile diventano usanza pochi anni dopo l’adozione del nuovo calendario Gregoriano. In Francia e Germania la tradizione prese il via e si diffuse poi anche in Inghilterra (nel Settecento) e negli altri stati europei. La leggenda vuole che molti francesi, contrari a questo cambiamento o semplicemente sbadati, continuassero a scambiarsi regali tra marzo e aprile, festeggiando il Capodanno come ai vecchi tempi. Dei burloni iniziarono così, per sbeffeggiarli, a fare scherzi, consegnare regali assurdi o vuoti e biglietti con scritto “poisson d’avril”: pesce d’aprile.

In Italia l’usanza dell’1 aprile è recente: risale agli anni tra il 1860 e il 1880. La prima città ad accogliere l’abitudine francese fu Genova, dove la passione per gli scherzi d’aprile sbarcò nel suo porto così vivace. La tradizione si radicò prima tra i ceti medio-alti, poi prese piede anche tra il resto della popolazione.