PALERMO – La Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per Matteo Salvini, ex ministro dell’Interno accusato dei reati di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sul caso Open Arms, risalente ad agosto 2019.
Oggi si è tenuta a Palermo l’udienza preliminare nel bunker del carcere Ucciardone di Palermo. La prossima si terrà il 17 aprile.
Il leader della Lega è accusato di aver impedito lo sbarco di 147 migranti, soccorsi dall’Ong Open Arms a largo di Lampedusa (Agrigento), per ben 19 giorni, impedendo di fatto alle persone a bordo della nave Ong spagnola di accedere a un “porto sicuro“. Salvini avrebbe continuato a mantenere la stessa linea anche dopo le sollecitazioni dell’allora premier Giuseppe Conte e di diversi esponenti politici.
La questione fu risolta solo dopo un’ispezione delle autorità competenti sull’imbarcazione che ospitava i migranti, ritenuta in condizioni igieniche e di sicurezza precarie. Dal caso è nato un processo, così come accaduto per la vicenda analoga della nave Gregoretti.
Dopo l’udienza, Salvini ha incontrato come di consueto la stampa. Definendosi “l’imputato più sereno sulla faccia della terra”, il rappresentante della Lega ha dichiarato: “Sono un italiano felice di aver fatto il suo lavoro. E se ne devo pagare le conseguenze, lo faccio con orgoglio e a testa alta”.
Il politico si è espresso positivamente anche sull’operato del premier Draghi, sull’approvazione del Fondo per le persone con disabilità (auspicato dalla Lega che rappresenta) e sulle prossime mosse del nuovo Governo rivela: “L’obiettivo pace fiscale rimane un obiettivo che non è della Lega ma di 20 milioni di italiani”, ha detto.
Sulla questione AstraZeneca e i vaccini anti-Covid, Salvini ha commentato: “Sono contento che il presidente Draghi abbia conservato la linea del buon senso e del pragmatismo”.
Come spesso accade, il leghista si è espresso anche sui social sull’esito dell’udienza: “La Procura di Palermo ha chiesto rinvio a giudizio e processo contro di me per sequestro di persona, 15 anni di carcere la pena prevista. Preoccupato? Proprio no. Sono orgoglioso di aver lavorato per proteggere il mio Paese, rispettando la legge, svegliando l’Europa e salvando vite. Se questo deve provocarmi problemi e sofferenze, me ne faccio carico con gioia. Male non fare, paura non avere”.
Anche l’Ong Open Arms ha espresso il proprio parere su Twitter: “Udienza preliminare termina con la richiesta di rinvio a giudizio per Salvini da parte della Procura che smonta l’impalcatura della difesa. Violare i diritti di persone vulnerabili è un reato in ogni paese democratico che rispetti la Costituzione e le Convenzioni internazionali”.
Foto e video di Pietro Minardi
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