Palermo, niente più bare in attesa al cimitero dei Rotoli

Palermo, niente più bare in attesa al cimitero dei Rotoli

PALERMO – A partire da oggi il deposito del cimitero dei Rotoli a Palermo non ospita più bare in attesa. Il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore ai Cimiteri Totò Orlando hanno completato con successo la loro missione. Questo impegno è stato mantenuto un anno dopo le elezioni amministrative che hanno portato l’ex rettore dell’Unipa a guidare la città. L’emergenza che aveva costretto Lagalla a richiedere poteri commissariali al ministero della Protezione Civile, Nello Musumeci, è ora conclusa. Lo Stato ha fornito anche i fondi per gli interventi necessari alla rimozione delle bare in attesa al cimitero dei Rotoli.

Il sindaco ha affermato che questo è un successo per l’intera città e che il forno crematorio sarà riattivato entro il “festino”. Ha espresso gratitudine verso i dipendenti del Comune e della Reset per la loro collaborazione. È interessante notare, ha sottolineato il primo cittadino, che in Italia sia necessario commissariare per raggiungere un risultato del genere.

Il cambio di gestione del cimitero dei Rotoli

I depositi e i tendoni hanno ospitato fino a 1.600 bare in passato. Tuttavia, l’intera gestione del settore è stata completamente rivoluzionata. Da febbraio, tre dirigenti provenienti dal Corpo di Polizia Municipale sono stati incaricati della gestione dei tre cimiteri cittadini. Angelo Martorana, ispettore della Polizia Municipale, si occupa dell’emergenza Rotoli. Nel mese di aprile, i tendoni che avevano custodito le bare in attesa sono stati smontati. Il forno crematorio, inattivo a causa di un guasto dal 2020, è stato riparato. Le salme sono state trasferite in forni al di fuori della provincia di Palermo, con conseguenze finanziarie per il Comune che ha una convenzione con un forno crematorio a Misterbianco.

Nel frattempo, è in fase di progettazione un nuovo impianto. L’amministrazione prevede interventi di ampliamento anche negli altri due cimiteri comunali, Santa Maria di Gesù e Cappuccini. Il traguardo raggiunto oggi arriva poco più di sei mesi dopo l’inizio della gestione commissariale, che dovrà comunque concludersi entro l’anno in corso.