Estorsione e minacce, commercianti del mercato ortofrutticolo si ribellano: “Il pizzo non lo paghiamo”

Estorsione e minacce, commercianti del mercato ortofrutticolo si ribellano: “Il pizzo non lo paghiamo”

PALERMO – A Palermo, i commercianti del mercato ortofrutticolo si sono ribellati e hanno avuto il coraggio di denunciare chi li ricattava. La polizia ha arrestato Salvatore Ciancio, 39enne del posto, accusato di tentativo di estorsione con aggravante mafiosa.

Ciancio era già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti penali. L’uomo era coinvolto nelle indagini sul mandamento mafioso Pagliarelli e sullo spaccio di droga e faceva parte di un’associazione a delinquere che si occupava di rapine e di altri gravi reati contro il patrimonio, episodi commessi ai danni delle banche del Nord Italia.

L’arresto del 39enne non sarebbe stato possibile senza la collaborazione dei commercianti che hanno riferito agli agenti le richieste avanzate da Ciancio lo scorso aprile, cioè il pagamento di 200 euro per ogni stand, da versare per le festività pasquali per il sostentamento delle famiglie dei carcerati. Solo alcuni giorni dopo dalla prima richiesta, l’indagato si sarebbe presentato nuovamente per ottenere la consegna del denaro, andando avanti così per mesi, tra minacce e avvertimenti.

Il provvedimento è stato chiesto dai pm Annamari Picozzi, Amelia Luise e Roberto Tartaglia ed è stato accolto dal giudice per le indagini preliminari Filippo Serio. Ciancio ora dovrà scontare la sua pena in carcere.