Un sogno che diventa realtà e si trasforma in una missione: aiutare i bambini meno fortunati

Un sogno che diventa realtà e si trasforma in una missione: aiutare i bambini meno fortunati

MESSINA – Che lo sport faccia bene sia al corpo che alla mente è noto, ma quando l’attività sportiva acquisisce anche un ruolo sociale, l’aspetto benefico è amplificato. È quello che fa Francesco Boncordo, 36enne di Messina, che sta dedicando la sua vita non solo alla danza ma anche ai meno fortunati

Che attività pratichi e come ti sei avvicinato a questa disciplina?

“Pratico la danza hip hop e break dance e ricordo esattamente come ho cominciato. Ero piccolo e stavo ascoltando la radio, a un certo punto passarono Smooth Criminal di Michael Jackson. Istintivamente iniziai a ballare, da subito mi resi conto che ballare mi faceva stare bene e sopratutto mi rendeva felice. Iniziai così ad allenarmi con costanza. Poco dopo mi esibì al Vittorio Emanuele di Messina”.

Dopo la prima esibizione al teatro cosa successe?

“Decisi che era arrivato il momento di partecipare alle prime competizioni importanti e andai a Roma dove si teneva una gara. L’emozione era tanta, ma la voglia di andare avanti di più. Riuscì ad arrivare alla finale con la voglia di divertirmi e, dopo l’ultima esibizione, i giudici mi diedero il primo posto. Immediatamente pensai alla mia famiglia e ai sacrifici che avevano fatto.

Fu così che vinsi una borsa che mi permise di andare a New York per 3 mesi. Una volta arrivato nella Grande Mela non ci credevo, perché arrivare lì ero un sogno. La maggior parte del tempo trascorso dall’altra parte del mondo, lo impiegai allenandomi, ma la cosa migliore che mi sia capitata è aver conosciuto moltissima gente da ogni parte del mondo”.

Una volta rientrato in città come hai sfruttato le cose imparate a New York?

“Una volta tornato a casa sono stato contattato da alcune scuole di danza per insegnare hip hop e brack dance. Così la mia passione si è trasformata in un vero e proprio lavoro che mi permette di trasmettere ciò che so a tutti, soprattutto ai bambini. Dedico molto tempo ai più piccoli con situazioni complicate. Con loro cerco di essere il più naturale possibile, sempre positivo e sorridente. L’obiettivo principale a trasmetter loro i valori dello sport: correttezza, umiltà e perseveranza. Aspetti fondamentali per affrontare le cose belle della vita, ma anche quelle brutte, senza mai perdere la speranza”.

Francesco non è nuovo a imprese difficili. Infatti, nel 2019 è stato il protagonista di una traversata a nuoto di 20 chilometri dalla Sardegna alla Corsica.

Fonte immagine Francesco Boncordo