MESSINA – Si continua a rivolgere l’attenzione sul famigerato Ponte sullo Stretto di Messina, oggetto di discussione ormai da tempo specie nel mondo della politica. Oggi il presidente Nello Musumeci torna a parlare dell’argomento in questione.
Quest’ultimo afferma: “Abbiamo la necessità di cogliere la presenza importante dell’imprenditoria nazionale e internazionale per parlare Ulisse. Chi è Ulisse? Il Ponte sullo Stretto. Da oggi lo chiameremo così, perché l’opera è considerata una figlia di….”.
Esordisce così il governatore siciliano oggi in occasione della conferenza stampa a Catania insieme al governatore della Calabria Nino Spirlì, e all’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini. L’incontro, alla presenza anche degli assessori alle Infrastrutture di Sicilia e Calabria Marco Falcone e Domenica Catalfamo, è incentrato sul tema “Grazie Ponte sullo Stretto: l’opera possibile e necessaria, per l’Italia e per l’Europa”.
Musumeci poi ribadisce: “Il Governo Draghi è un governo di emergenza per situazione di emergenza, e Calabria e Sicilia rivendicano il diritto di sapere di cosa si vuole fare di Ulisse, del Ponte sullo Stretto. Basta con i rinvii“.
Lo stesso aggiunge: “Ci dicano se le due regioni sono ancora continente Europeo. Non ci offendiamo. Ma il governo Draghi ci dica che vuole fare del Mezzogiorno, del bacino Afro-Asiatico. Se dobbiamo essere soltanto un contenitore per consumare prodotti che vengono dal Nord“.
Il presidente della Regione Siciliana conclude: “Siamo stanchi di essere considerati colonia, vogliamo essere protagonisti del nostro futuro”.
Foto Regione siciliana