MILAZZO – La motovedetta V. 2072, della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Milazzo (ME), la notte scorsa ha colto in flagranza un diportista che con attrezzatura non consentita era dedito alla pesca illegale di tonno rosso.
Gli ultimi decreti del presidente del Consiglio e le successive norme regionali atte a contenere e gestire la situazione sanitaria in atto, hanno regolamentato anche il settore della nautica, consentendo ai diportisti di prendere il largo per esercitare la pesca ricreativa, fatto salvo il rispetto delle norme vigenti che disciplinano il settore della nautica.
Ciò non è accaduto la notte scorsa, quando i finanzieri di mare di Milazzo, durante una delle consuete navigazioni in attività di polizia del mare, si sono imbattuti in un diportista della zona che, munito di attrezzatura non consentita (un parangale con oltre 250 ami), aveva appena catturato due esemplari di tonno rosso del peso di circa 250 chili che sarebbero stati destinati alla vendita in violazione sia di qualsivoglia norma atta a garantirne la tracciabilità e l’idonietà sanitaria, che della leale concorrenza in danno dei pescatori professionali i quali, muniti delle necessarie autorizzazioni, dalla pesca traggono la loro fonte di reddito e sostentamento.
Il diportista è stato verbalizzato dai militari, che hanno sottoposto a sequestro amministrativo sia l’attrezzatura utilizzata che i due esemplari di tonno.
Relativamente all’attrezzatura sequestrata, nei prossimi giorni verranno avviate le formalità per la distruzione, mentre il pescato, giudicato idoneo al consumo umano da parte del competente ufficio veterinario dell’ASL di Milazzo (ME), è stato donato in beneficenza a enti caritatevoli impegnati a fornire sostegno a famiglie bisognose del comprensorio mamertino.