La vita a Vulcano, tra fumarole e allerta gialla. “Residenti sereni, evitiamo gli allarmismi” – VIDEO

La vita a Vulcano, tra fumarole e allerta gialla. “Residenti sereni, evitiamo gli allarmismi” – VIDEO

LIPARI – È senza dubbio la grande protagonista di queste settimane. L’isola di Vulcanonomen omen – si trova al centro dell’attenzione da parte di residenti ed esperti dell’Ingv a causa delle sempre più frequenti fumarole che si stanno aprendo sulla porzione di terra più meridionale dell’arcipelago delle Eolie.

Dalle fenditure del terreno continuano a fuoriuscire cospicue quantità di gas che stanno mettendo a dura prova la resistenza degli abitanti. Nei giorni scorsi sono stati diversi, tra cittadini e animali, ad accusare problemi di natura respiratoria. I venti, infatti, sospingono i fumi in direzione delle case e degli allevamenti rendendo l’aria malsana.

Una situazione simile era stata registrata anche nel corso degli anni ’80. Tuttavia, le misurazioni effettuate nei giorni scorsi fanno presagire un’attività maggiore, con valori considerati “fuori norma“. Il cratere continua a essere monitorato con puntualità sull’isola. La sua ultima eruzione risale a 131 anni fa.

Monitoraggio potenziato a Vulcano

Tra settembre e ottobre l’Ingv ha annunciato di aver provveduto al potenziamento del sistema di monitoraggio, con l’installazione di “nuove stazioni sismiche a integrazione di quelle esistenti sull’isola, predisponendo anche la messa in opera di una telecamera termica che inquadri l’area fumarolica del cratere“. In questi giorni, invece, è in corso l’attività di campionamento delle fumarole.

A inizio mese il Dipartimento di Protezione civile, di concerto con l’amministrazione comunale, ha emanato l’allerta gialla per rischio vulcanico. Anche la Regione Siciliana, con a capo il governatore Nello Musumeci, ha cominciato a seguire con interesse gli eventi che si susseguono sulla piccola isola.

Il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ha disposto inoltre per abitanti e turisti il divieto di salita sulla cima del vulcano. Misure necessarie per garantire la sicurezza. Sempre il primo cittadino ha annunciato che la prossima settimana verrà attivato il COA (Centro Operativo Avanzato) nella zona del porto, con Protezione civile e Croce Rossa.

Il sindaco: “Vivere con serenità”

Non dovete avere per questo particolare preoccupazione, semmai viverlo come un ulteriore elemento di serenità. L’obiettivo è quello di creare un punto di informazione operativo e avanzato a Vulcano affinché tutti possano recarsi e avere informazioni e risposte“, ha ribadito Giorgianni venerdì pomeriggio nel corso di una diretta Facebook.

Tutto questo mentre in questi giorni si sta definendo “la procedura del Piano di Protezione civile, lo stiamo aggiornando sulle ultime indicazioni. Verrà pubblicizzato successivamente, probabilmente con un’esercitazione che non guasta mai“, ha sottolineato ulteriormente il primo cittadino.

Al momento l’evacuazione dell’isola è scongiurata, ma lo scorso 13 ottobre alcune famiglie sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni a causa delle esalazioni gassose. C’è chi ha trovato ospitalità in una struttura ricettiva, mentre altri hanno preferito recarsi da parenti.

Per quanto riguarda le fumarole più recenti “ci sono state delle segnalazioni“, ma non sono stati rilevati valori fuori norma e non è stato necessario motivare “alcun ulteriore provvedimento“. L’unica area interdetta a Vulcano, oltre alla sommità “è quella dell’ex zona del campeggio“. Il sindaco ha poi invitato la popolazione a non alimentare “dubbi o pettegolezzi“, tralasciando le fake news che circolano abbondantemente sul web.

La Protezione civile: “Consapevoli di abitare sotto un vulcano attivo”

Ulteriori rassicurazioni giungono anche da parte di Angelo, responsabile dei volontari della Protezione civile di Vulcano, che commenta così alla nostra redazione. “Gli abitanti stanno vivendo la situazione in modo sereno con la consapevolezza che risiedono ai piedi di un vulcano attivo. La Protezione civile è sempre in stretto contatto con l’Ingv, si aggiorna con loro“, racconta.

Così come ribadito dal primo cittadino, l’ente “sulla base delle loro informazioni ha aggiornato il vecchio piano di Protezione civile comunale il quale sarà illustrato ai componenti per poi essere esteso a tutti. Per il resto il vulcano è un fenomeno naturale, noi abbiamo invaso i suoi spazi“.

Il responsabile, poi, sottolinea come la situazione relativa l’evacuazione delle case avvenuta lo scorso 13 ottobre “è rientrata. La zona interessata era la stessa dove anni fa si era avuto lo stesso fenomeno. All’epoca erano morte delle capre, ma non c’erano tutte le case di oggi“.

“Da sempre puzza di zolfo, adesso si sta peggio”

A parlare ai nostri microfoni sono anche i cittadini e chi, per lavoro o altre esigenze, ha avuto modo nelle scorse settimane di recarsi sull’isola.

Io sono stata fino ai primi di settembre e le fumarole erano minuscole, quindi vedendo dai video capisco che la situazione sta peggiorando. Su una strada principale è uscita una piccola fumarola, vicino alle acque calde“. A raccontarlo ai microfoni di NewSicilia è Rosa Maria, testimone oculare dell’evoluzione della situazione a Vulcano.

Già si sa che quando si entra a Vulcano c’è puzza di zolfo. Le persone che ci vivono ormai non ci fanno più caso, ma con tutti questi gas non si respirerà proprio una bella aria. È sempre un peso“, prosegue Rosa Maria.

Durante i mesi estivi l’allentamento delle restrizioni anti Coronavirus e la campagna di vaccinazione ha fatto riaffiorare la presenza turistica che era mancata lo scorso anno.

Quest’anno c’è stata molta affluenza. E ho saputo che da quando ci sono state le fumarole, i turisti sono saliti lo stesso anche senza guida, tranne nelle ultime settimane“, racconta ancora. “Secondo me più si sente parlare di Vulcano e più si attraggono turisti“, conclude l’intervistata con un pizzico di ottimismo.

Di seguito un video che testimonia la situazione a Vulcano precedente alla formazione delle nuove fumarole.

“Solo ora si ricordano che siamo su un vulcano?”

Ma sono numerosi anche i commenti che si moltiplicano in questi giorni su Facebook da parte di cittadini e amanti dell’isola. Tra questi, c’è anche chi si lamenta per la presunta scarsa attenzione tenuta in passato nei confronti del territorio.

Mi dispiace profondamente che le autorità competenti si ricordino solo adesso che siamo su un vulcano. È un’attrazione turistica per tutto il mondo, ma strade e pontili sono lasciati cadere a pezzi. Ho vissuto a Ginostra 8 anni e anche lì è lasciata all’abbandono totale, ho tre figli e un po’ di ansia ce l’ho“, è il commento di Laura Beatriz.

Al momento, comunque, la situazione sull’isola di Vulcano – nonostante i problemi derivati dalle emissioni gassose – continua a rimanere sotto controllo in assenza di inutili allarmismi, con i cittadini che possono confidare in una rete di monitoraggio sempre più strutturata e attenta.

Fonte foto: Facebook – Vida Etc