LIPARI – Allerta gialla per il cratere di Vulcano, a Lipari, nelle Isole Eolie (in provincia di Messina) dove attualmente i sistemi di monitoraggio dell’INGV hanno messo in evidenza la variazione di alcuni segnali geofisici e geochimici.
Lo ha sottolineato lo stesso INGV attraverso un articolo a firma redazione pubblicato nel sito INGV Vulcani ieri, dal titolo “Cosa succede a Vulcano?”. Gli esperti fanno il punto della situazione spiegando, nello specifico, cosa sta accadendo esattamente: “La temperatura dei gas emessi dalle fumarole sull’orlo craterico è aumentata e la composizione dei gas mostra un aumento di CO2 e SO2 (anidride carbonica e anidride solforosa). Anche la microsismicità locale legata alla dinamica del sistema fumarolico ha mostrato un aumento nelle ultime settimane”.
L’INGV, inoltre, ha reso noto che “sta provvedendo al potenziamento delle reti di monitoraggio e sorveglianza esistenti per seguire al meglio l’evolversi di questa situazione. In questi giorni, l’Osservatorio Etneo ha installato nuove stazioni sismiche a integrazione di quelle esistenti sull’isola, predisponendo anche la messa in opera di una telecamera termica che inquadri l’area fumarolica del cratere”.
“Inoltre, da circa due mesi la sezione di Palermo dell’INGV ha attivato 4 nuove stazioni nell’abitato di Vulcano Porto per la misura del flusso di CO2 dal suolo e della concentrazione di CO2 in aria. Sulla base dei cambiamenti sopra descritti, il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio del livello di allerta da Verde a Giallo per l’Isola di Vulcano”.
A dire la sua ci ha pensato anche il sindaco di Lipari Marco Giorgianni che ha dichiarato: “Tutti questi valori fuori norma nei sensori che sono sulla sommità del vulcano, mentre nessuna variazione è stata rivelata nel paese o alla base del vulcano. L’attenzione va posta all’accesso del vulcano”.
Fonte foto: INGV Vulcani