Nascondeva da otto mesi in casa il corpo di un uomo morto per incassare la pensione

Nascondeva da otto mesi in casa il corpo di un uomo morto per incassare la pensione

MESSINA – Giallo a Messina, ed esattamente nel quartiere di Bordonaro, dove un uomo nascondeva un cadavere all’interno della propria abitazione. È stato l’8 maggio scorso che gli agenti della Squadra Volante, durante un normale controllo di routine, hanno fermato per strada un uomo di 50 anni già noto alle forze dell’ordine, Angelo Brucculeri.

Successivamente, è stata effettuata una perquisizione nel suo appartamento, dove è stato scoperto un corpo senza vita appartenente a un uomo di origine calabrese di 66 anni di nome Ferdinando Testa, originario di Melito di Porto Salvo.

Si è anche appreso che Testa era un latitante, avendo ricevuto una condanna a cinque anni emessa dal Tribunale di Reggio Calabria. Non sembra esserci un legame di parentela tra Brucculeri e Testa.

Occultamento di cadavere

La Procura ha aperto un fascicolo e avviato un’indagine su Brucculeri con l’accusa di occultamento di cadavere. Una delle ipotesi, da confermare, è che l’occultamento del cadavere potrebbe essere stato motivato dall’interesse del coinquilino a beneficiare della pensione (o del Reddito di Cittadinanza) dell’anziano.

Durante la perquisizione, gli agenti sembrano aver sequestrato un documento d’identità falsificato, sul quale Brucculeri avrebbe apposto una sua fotografia.

Il parroco del quartiere, don Giuseppe Di Stefano, ha commentato l’evento affermando: “Sono qui da cinque anni e continuo a notare che si muore di fame e povertà, nell’indifferenza delle Istituzioni. Mi faccio portavoce del messaggio di cordoglio da parte dell’arcivescovo monsignor Giovanni Accolla“.