MESSINA – Giuseppe Gullotti, è questo il nome intorno al quale si snocciola l’operazione dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Messina che ha fatto scattare le manette ai polsi di 13 persone accusate di omicidio aggravato dalle modalità mafiose.
Il boss Gullotti è stato già condannato per l’uccisione del giornalista Beppe Alfano. Quest’agguato, avvenuto la sera dell’8 gennaio 1993, non rientra però fra i 17 delitti sui quali gli investigatori hanno fatto luce. L’uomo, al momento, sta scontando una condanna definitiva a trent’anni di reclusione come mandante di quell’omicidio. Ad incastrarlo alcuni collaboratori di giustizia che hanno sottolineato il suo ruolo preminente in altri episodi di sangue avvenuti a Barcellona Pozzo di Gotto.
Sarebbe stato proprio Gullotti a consegnare a Giovanni Brusca il telecomando utilizzato per la strage di Capaci e sempre attraverso le dichiarazioni dei collaboratori si è scoperta nel messinese la loggia segreta Corda Fratres della quale facevano parte massoni, mafiosi e politici.
Le indagini, coordinate dalla procura distrettuale antimafia di Messina, hanno interessato la famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto ed hanno consentito di individuare mandanti ed esecutori di questa lunga serie di delitti.
I particolari dell’operazione, denominata “Gotha 6”,saranno resi noti in una conferenza stampa che si terra’ presso il comando provinciale dei carabinieri di Messina alle ore 11.