CATANIA – Turismo in netto calo in Sicilia, un’estate da dimenticare.
La crisi economica ha sconvolto i già precari equilibri di chi, dopo un anno di lavoro soleva distrarsi per qualche giorno con un viaggio fuori dai confini nazionali.
L’inversione di tendenza fa davvero paura, infatti l’intero settore terziario ha risentito pesantemente di questa ondata di malessere.
Le mete più gettonate sono diventate le spiagge nostrane, gli agriturismi a trenta minuti da casa propria o, in alternativa, un buon fine settimana all’interno di un villaggio turistico.
Taormina ha registrato un boom di siciliani che, volendo partire, ma non avendo abbastanza risorse economiche a disposizione, hanno pensato di recarvisi.
La formula del long weekend, di recente conio e democratica per definizione, consente a tutti o quasi di rilassarsi e godersi qualche giorno di meritato riposo a prezzi accessibili.
Si calcola che le gite fuori porta possono far spendere al massimo 200 euro a persona, contro i 600/800 previsti per una crociera.
Da ogni crisi, si può però, trarre anche il vantaggio e l’occasione di scoprire e riscoprire talvolta luoghi stupendi che, presi dalla frenesia del quotidiano, tendiamo a non valorizzare come meriterebbero.
Cadute nell’oblio destinazioni come l’Egitto e la Croazia.
Per i più fortunati, che ancora hanno avuto l’occasione di potersi permettere una vacanza all’estero, la Turchia e la Grecia sono stati i paesi prediletti.
Per i turisti che vengono a farci visita, si è registrato un vero exploit nel ragusano, esattamente a Puntasecca, location della celeberrima fiction del “Commissario Montalbano”, che, avendo tra i suoi spettatori anche i britannici, ne ha attratto numerosi, stavolta in veste di turisti intenti a visitare la casa di Montalbano.